"Negozi con le luci spente": commercianti contro il comune
La protesta il 31 marzo: "Sono state bocciate le nostre proposte per rivitalizzare il centro della città che è stato penalizzato dal caro sosta" - da La Repubblica del 24.03.2012
27 March, 2012
Diego Longhin
Prima iniziativa? Insegne e luci dei negozi spente in segno di protesta. L’appuntamento è per sabato 31 marzo. Vie e portici del cuore della città al buio per dimostrare ai clienti che il centro si sta spegnendo. La decisione è stata presa dai presidenti del coordinamento esercenti, guidati da Christian Volkhart, dopo aver ricevuto una lettera dell’assessore alla Viabilità e Trasporti del Comune, Claudio Lubatti.
Le insegne spente, così come le vetrine, non andranno in scena solo sabato, ma ad oltranza. E se da Palazzo Civico non arriveranno risposte rispetto al documento presentato nella riunione di febbraio, ci sarà un escalation. Lunedì 2 aprile i commercianti si ritroveranno in piazza Palazzo di Città per consegnare al sindaco Piero Fassino, in una bella cesta simbolica, le chiavi dei loro negozi. Nel frattempo verranno tappezzate le vetrine con manifesti che informeranno i clienti e che denunceranno la volontà del Comune di penalizzare il cuore di Torino. E se non arriveranno ancora risposte, sarà serrata e marcia dei commercianti per le vie del centro. L’ultimo atto, quello estremo.
I rappresentanti delle associazioni di via e il Comune, presenti i numeri uno di Ascom e Confesercenti, si erano incontrati ad inizio febbraio. I commercianti avevano messo sul tavolo una lista di proposte e richieste per rivitalizzare il centro. Alcune riguardano la viabilità, dal ritorno della sosta la sera in via Roma, all’anticipo dell’apertura delle strade riservate ai mezzi pubblici dalle 21 alle 18, parcheggio compreso. Iniziative promozionali? biglietti per la sosta a prezzi scontati ai commercianti, da distribuire ai clienti, e ritocchi agli abbonamenti. Tra le opzioni anche la formula «salva sosta», già applicata in qualche piccolo comune della Liguria: al posto di far scattare subito la multa a chi ha il tagliando scaduto, dare la possibilità di mettersi in regola nelle 24 ore successive. L’applicazione potrebbe essere un problema, ma l’assessore al Commercio, Giuliana Tedesco, aveva chiesto agli uffici di studiare il caso.