La bicicletta è il mezzo più veloce. Ancora una volta.
A Milano è stato il giorno dell'ormai tradizionale trofeo Tartaruga, la gara di velocità tra le vie del centro cittadino organizzata da Treno Verde, Legambiente e Ferrovie dello Stato, con il ministero dell'Ambiente e il contributo di Enel Green Power.
Le due ruote sono state il mezzo che ha realizzato il tragitto più velocemente, superando lo scooter, i mezzi pubblici e infine le auto.
La partenza della gara era fissata in via Vigevano, vicino ai Navigli e l'arrivo, con giudice di gara l'assessore ai Trasporti Pier Francesco Maran, alla stazione di porta Garibaldi.
A tagliare il traguardo per primo, in 11 minuti, è stato un volontario di Ciclobby in sella alla sua bicicletta.
Al secondo posto una ragazza che guidava uno scooter. Ci ha messo 19 minuti.
E' stato di 21 minuti il tempo degli alunni della scuola popolare Icare. Viaggiavano in metrò, così' come una mamma con passeggino, che ha usato anche lei la metropolitana. Lei ci ha messo un minuto in più, 22.
Ultime posizione per le quattro ruote. Il taxi ci ha messo 23 minuti, l'automobile privata addirittura 30.
Il trofeo Tartaruga offre un altro elemento di riflessione importante: rispetto all'anno scorso i tempi di percorrenza sono diminuiti. Il motivo va cercato in Area C, che ha decongestionato le strade del centro dalle auto, rendendo il traffico più scorrevole.
"La bicicletta in città si conferma il mezzo migliore" è stato il commento del presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine "gli spostamenti sono gratis e la velocità commerciale è la migliore sulle brevi distanze. Inoltre è versatile, non ha problemi di parcheggio e fa bene alla salute».
A celebrare la giornata era presente anche il vicesindaco di Milano Maria Grazia Guida. “Questa manifestazione" ha detto "ci ricorda che la bicicletta è il mezzo più veloce e sostenibile per spostarsi in città. Per questo, usarla deve diventare una
buona abitudine. Compito dell’Amministrazione è porre in essere tutti quegli interventi strutturali per mettere i cittadini nella condizione di poter ricorrere alle due ruote in modo sicuro, con nuovi percorsi, piste ciclabili, rastrelliere, bike sharing. Più in generale, serve una concreta inversione di rotta che punti alla riduzione del traffico veicolare privato, sostenga il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile. Con Area C abbiamo cominciato a operare in tal senso e continueremo a farlo confortati anche dai risultati finora conseguiti. Anche così realizziamo l’obiettivo di una Milano più vivibile e bella”.