Piatti e bicchieri di plastica in differenziata. La parola a Sonia Cantoni (Amsa)
Eco dalle Città ha chiesto a Sonia Cantoni, presidente dell'Azienda milanese di Servizi Ambientali di Milano, la sua opinione in merito alla decisione di Anci/Conai di conferire nella differenziata i piatti e bicchieri di plastica
30 March, 2012
Dal 1 maggio si potranno gettare nella differenziata della plastica anche i bicchieri e i piatti di plastica usa e getta. Naturalmente, dopo essere stato puliti. La decisione l'ha presa il comitato di coordinamento Anci-Conai e porterà un vantaggio economico per i comuni. Sulla questione, abbiamo sentito il parere di Sonia Cantoni, presidente di Amsa, l'azienda milanese che gestisce la raccolta dei rifiuti nel capoluogo lombardo.
Come vede l'Amsa questa proposta di differenziare anche i piatti usa e getta?
L’obiettivo di Amsa è migliorare la quantità e la qualità della raccolta differenziata di Milano.
Abbiamo intrapreso diverse azioni in questo senso, come l’introduzione del sacco trasparente per la raccolta dei rifiuti indifferenziati non riciclabili e, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, iniziato a progettare la raccolta dei rifiuti organici anche presso le utenze domestiche. Dal primo maggio nel sacco giallo del “multimateriale leggero” si dovranno conferire anche i piatti e i bicchieri di plastica, destinati successivamente al Consorzio Corepla (attenzione: le posate di plastica si gettano ancora nel sacco dei rifiuti indifferenziati). La possibilità di avviare a riciclo un altro prodotto è assolutamente in linea con il nostro obiettivo di incremento della raccolta differenziata.
I milanesi in genere differenziavano già questi prodotti, oppure tutto andava nell'indifferenziato?
La quantità di piatti e bicchieri conferiti nel sacco giallo non è calcolabile, in quanto considerata "frazione estranea" così come i rifiuti organici, la carta, il vetro e gli altri materiali erroneamente inseriti nei sacchi dedicati alla raccolta della plastica e dei metalli. Si tenga conto che a Milano il livello medio di impurità riscontrate nel sacco giallo è del 18%, una percentuale che contiamo di diminuire grazie alla possibilità di recuperare anche questi prodotti.
Occorre mettere nella differenziata prodotti puliti. E' un operazione di comunicazione difficile perché bisogna spiegarlo ai cittadini. Cosa pensate di fare?
Siamo consapevoli che il conferimento di piatti e bicchieri porta con sé un potenziale rischio di peggioramento della qualità della raccolta differenziata della plastica e delle lattine, a causa dei residui di rifiuti organici che potremmo trovare nei sacchi gialli. L’attività di comunicazione sarà essenziale per spiegare ai cittadini che piatti e bicchieri vanno ripuliti dagli avanzi di cibo. Stiamo lavorando ad una comunicazione mirata alla città. Tutto il materiale informativo, sia cartaceo sia digitale, è in aggiornamento e, ovviamente, daremo notizia della novità anche in occasione degli incontri che abbiamo costantemente con la città, le istituzioni, le scuole, le associazioni e i comitati cittadini.
Ritenete che questa novità aumenti la percentuale della differenziata milanese? O influirà poco?
In termini percentuali difficilmente si potrà apprezzare un aumento della raccolta differenziata dovuto ai soli piatti e bicchieri di plastica, oggetti estremamente leggeri. Ma le novità e le campagne di informazione che le accompagnano sollecitato nuova attenzione alla gestione dei rifiuti da parte dei cittadini con un miglioramento complessivo dei risultati, il cosiddetto “fenomeno di trascinamento”.