Ora della Terra Wwf: «Nel mondo torna la luce, ma è più green»
Si è conclusa la maratona globale WWF per il clima che ha coinvolto 150 Paesi, 6.500 città e centinaia di milioni di persone in tutto il pianeta. Anche Eco dalle Città ha partecipato all'iniziativa, "annerendo" il sito e monitorando gli eccessi di illuminazione nelle città italiane
02 April, 2012
Si è conclusa l’Ora della Terra del WWF, la “maratona” globale per il pianeta che il 31 marzo, alle 20.30 locali in tutti i fusi orari, ha coinvolto 150 Paesi e oltre 6500 città in tutto il mondo, spegnendo in un’ondata di consapevolezza e attivazione contro i cambiamenti climatici e per un futuro sostenibile, i più bei monumenti e luoghi simbolo di tutto il pianeta, oltre a edifici pubblici, uffici, negozi e abitazioni private. Una mobilitazione mai vista che è stata seguita in tempo reale sul web, dove per ventiquattrore sono rimbalzati i video da tutto il mondo, i tweet, i commenti e i messaggi di migliaia di comuni cittadini o personaggi famosi come Ban Ki-moon, Al Gore, Yoko Ono, l’astronauta dell’ESA Andre Kuipers che seguiva l’evento dallo spazio, e Nelson Mandela che ha twittato “Agiamo insieme per fare del nostro mondo una fonte sostenibile per il futuro dell’umanità sul pianeta”.
“Quest’anno l’Ora della Terra WWF ha raggiunto una dimensione mai vista, una chiamata all’azione per il pianeta a cui hanno risposto in un’unica voce centinaia di milioni di persone in ogni continente e a tutti i livelli della società – ha detto Adriano Paolella, direttore generale del WWF Italia – Partecipando da protagonisti a questa mobilitazione planetaria, hanno dimostrato di essere pronti a dare al mondo un futuro diverso, più equo e più sostenibile, attraverso azioni concrete e nuovi modelli di vita, di sviluppo e di consumo. Un messaggio davvero importante, che ci impegneremo a rendere ancora più forte e concreto in vista del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Rio+20 a giugno.”
Il giro del mondo ha preso il via il 31 mattina (ora italiana) da Samoa e nel giro di ventiquattr’ore ha spento icone mondiali come la Grande Muraglia cinese, il Giardino Sacro di Lumbini in Nepal, il “Gateway of India”, simbolo della città di Mumbai, il BurjKhalifa il grattacielo più alto del mondo in Dubai, la Table Mountain, la Tour Eiffel, la Porta di Brandeburgo, il Big Ben a Londra, la statua del Cristo Redentore di Rio, la CN Tower di Toronto, le Cascate del Niagara, la “Las Vegas Strip”, una delle vie più famose e illuminate del mondo, e poi Times Square, l'Empire State Building, la sede delle Nazioni Unite, i siti dell’UNESCO e molti altro ancora, fino al gran finale alle isole Cook, nel piccolo atollo di Aitutaki, gravemente minacciato dal cambiamento climatico e dall’innalzamento del livello del mare, che è stato l’ultimo a spegnere le luci questa mattina.
In Italia emozionante evento centrale a Roma, dove l’etoile della danza Roberto Bolle e Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia, hanno spento Castel Sant’Angelo e, sullo sfondo, la Cupola di San Pietro. Mentre all’ombra del Castello, grazie alle instancabili pedalate di 128 biker volontari che per oltre un’ora hanno donato l’energia allo speciale “Palco a pedali-Goodbike”, i Tetes de Bois ideatori del progetto, con la partecipazione di Elisa e Niccolò Fabi, hanno cantato il loro messaggio per il pianeta insieme al WWF, un suggestivo racconto fatto di immagini, musica e poesia, dalla storia della bicicletta in Italia al “Food, Water and Energy for All. For Ever” lanciato dal WWF in vista di Rio+20. Sul palco, di fronte a migliaia di spettatori, anche il direttore generale del WWF internazionale Jim Leape. E in chiusura, emozionante interpretazione di tutti gli artisti insieme sulle note della canzone “Luce” di Elisa, proprio mentre in tutta Italia la luce stava per tornare.
Nel resto d’Italia, hanno partecipato circa 400 Comuni, che hanno spento icone come Castel Sant’Angelo, la Cupola di San Pietro e il Quirinale a Roma, il Teatro alla Scala di Milano, piazza San Marco a Venezia, l’Arena di Verona, la Torre di Pisa, il Duomo e Ponte Vecchio a Firenze dove il buio ha favorito l’osservazione delle stelle, la Mole Antonelliana di Torino, i Sassi di Matera, la Valle dei Templi di Agrigento, il Maschio Angioino a Napoli, i ponti di Calatrava a Reggio Emilia, la Villa Reale di Monza, la Basilica di San Francesco di Assisi. Moltissime iniziative, concerti, cene a lume di candela, osservazioni delle stelle saranno organizzate dalla rete WWF nelle piazze, nelle Oasi WWF e negli agriturismi della rete Fattorie del Panda.
Anche Eco dalle Città ha aderito all'iniziativa globale del WWF, lasciando il sito "annerito" per tutto il fine settimana e realizzando una serie di video sugli eccessi di illuminazione delle principali città d'Italia.
E per chi vuole unirsi ancora più da vicino all’azione dell’associazione, il WWF ha lanciato la nuova membership “Paperfree - Specie digitale”, la nuova iscrizione completamente digitale, che prevede solo comunicazioni via mail ed sms, speciali abbonamenti a riviste digitali e nuove ed esclusive app WWF, senza alcun uso della carta. Pensata per chi ama postare, twittare e taggare, è online su wwf.it/paperfree e promossa grazie all’aiuto di Luca Argentero.