Rinnovabili, presto potrebbero scarseggiare le materie prime
Uno studio svedese lancia l'allarme sulla possibile penuria di metalli e atre materie prime indispensabili per costruire pannelli solari e pale eoliche. Le risorse potrebbero iniziare a scarseggiare già tra qualche anno, inclusa l'acqua utilizzata per i pannelli termici e per la geotermia
02 April, 2012
Nonostante l'energia solare e quella eolica siano considerate inesauribili, dipendono da materie prime, metalli, acqua, biomasse, tutt'altro che infinite, e che anzi nei prossimi anni potrebbero scarseggiare. L'allarme e' in un rapporto dello Stockholm Environment Institute, secondo cui in alcuni campi i primi effetti della penuria si sentiranno gia' in questo decennio.
Nel campo dei metalli lo studio ha analizzato disponibilita' e previsioni di utilizzo di indio e tellurio, utilizzati nella produzione delle celle fotovoltaiche, neodimio, necessario per le turbine eoliche, e litio e cobalto, indispensabili per le batterie delle auto elettriche: ''Lo studio ha trovato che un mix di scarsa disponibilita', considerazioni ambientali e politiche di commercio porteranno a un rischio 'severo' di deficit di indio e tellurio gia' dal 2020, un rischio 'moderato' nel 2020 per il neodimio, che diventa 'severo' nel 2035, mentre per litio e cobalto la probabilita' di penuria e' limitata - si legge nel rapporto - questo potrebbe rallentare la transizione verso un'economia a basso contenuto di carbonio''.
Oltre alle carenze di metalli, sottolinea il documento, il mondo potrebbe dover affrontare altri problemi legati alle materie prime: ''Alcune tecnologie verdi, come il solare termico e la geotermia, richiedono cosi' tanta acqua che lo sviluppo su larga scala potrebbe non essere possibile in un mondo dove gli approvvigionamenti sono incerti - spiega il rapporto - e anche la domanda di biomasse per i biocombustibili gia' oggi in alcuni paesi supera l'offerta del 600%''