Rinnovabili, comitato Ifi: «Richiamo la cassa integrazione»
Secondo l'associazione, le voci sul nuovo Conto energia hanno determinato il blocco del mercato. La imprese aderenti al comitato sarebbero già in vista della cassa integrazione
04 April, 2012
Il comitato IFI, associazione che raggruppa oltre l’80% dell’industria fotovoltaica nazionale, denuncia "l’aggravarsi dello stato di crisi che si è venuto a creare da quando sono iniziate a circolare le bozze di un probabile nuovo Conto Energia che paventa una drastica riduzione degli incentivi destinati all’industria del fotovoltaico". Un quadro in continuo mutamento, che, secondo la denuncia dell'associazione, ha causato un blocco del mercato, con l'arresto degli ordini e oltre 1500 posti di lavoro a rischio già dalle prossime settimane.
“La situazione è più grave di quanto si possa immaginare: la maggior parte dei nostri associati ha già iniziato a chiamare la cassa integrazione per preservare le proprie imprese da conseguenze che andranno peggiorando se continuerà questa situazione di incertezza normativa”, dichiara Alessandro Cremonesi, presidente IFI.
“I contenuti delle bozze del nuovo Conto Energia che stanno circolando e che non sono state ancora smentite dagli organi governativi sono la chiara evidenza che la direzione che il governo italiano sta prendendo vada verso lo smantellamento dell’industria nazionale del fotovoltaico - prosegue Cremonesi -Il dibattito in corso rivolto principalmente al caro-bolletta o alle speculazioni imputate al settore fotovoltaico distoglie l’attenzione dalla situazione reale e dal grave momento che l’industria nazionale sta vivendo”.
Secondo il comitato, in assenza di provvedimenti mirati alla salvaguardia della competitività italiana ed europea nei confronti di quella cinese non avremo più un’industria nazionale e verranno lasciati a casa non solo i lavoratori diretti, ma anche gli oltre 100.000 addetti dell’indotto. "Chiarezza normativa, stabilità dei provvedimenti, salvaguardia delle produzioni nazionali ed europee, questi i principi imprescindibili sui quali il Comitato IFI chiede un intervento immediato da parte del Governo", conclude il presidente.