Roma, rifiuti: primo incontro al ministero. Clini chiede i dati sulla raccolta differenziata
I tecnici degli enti locali dovranno fornire i dati sui livelli di raccolta differenziata finora raggiunti, ma anche dell'attività svolta negli impianti di pretrattamento dei rifiuti. Il 5 e il 12 aprile gli altri due incontri per mettere a punto il Piano per Roma. Proteste dei comitati sotto la sede del dicastero
04 April, 2012
Si è riunito oggi al Ministero dell'Ambiente il primo dei tavoli convocati dal ministro Corrado Clini con gli attori del sistema rifiuti per darsi una traccia in vista dell'applicazione del Piano per Roma, la proposta del del governo che scongiuri l'emergenza nella Capitale. Oggi a partecipare sono stati i tecnici degli enti locali (Regione, Provincia, Campidoglio), a cui è stato chiesto di fornire i dati sui livelli di raccolta differenziata finora raggiunti, ma anche dell'attività svolta negli impianti di pretrattamento dei rifiuti. Il Piano del ministro Clini, infatti, prevede accanto al superamento della discarica di Malagrotta, improrogabile, il raggiungimento di alcuni obiettivi entro l'anno 2014, tra cui quello della differenziata al 50% e quello del conferimento, a regime, di non più del 20% dei rifiuti in discarica, tutti trattati. Obiettivi che andranno raggiunti attraverso una accelerata nei processi della differenziata ma anche grazie a un lavoro a pieno regime degli impianti: da qui l'intenzione manifestata dal ministro di coinvolgere anche le aziende che li gestiscono.
Tutto ciò sarà contenuto in un Accordo di programma (che, anche oggi è stato ribadito, sarà «impegnativo» per chi lo firmerà) che dovrà essere sottoscritto entro la fine del mese. Il testo dell'Accordo, anche alla luce dei dati messi in fila in queste riunioni (dovrebbe essercene un'altra domani, certamente una il 12 aprile) sarà inviato dal ministero ai futuri firmatari.
Nel corso della riunione, in cui sono stati presentati alcuni dati, come il 65% di differenziata raggiunto a Ciampino, e l'intenzione di Fiumicino di procedere verso la raccolta porta a porta, è stata illustrata anche, dai rispettivi tecnici, la situazione su Roma e provincia dal punto di vista dei Consorzi di filiera, anche loro nelle intenzioni del ministro da coinvolgere per un corretto ciclo dei rifiuti. Nel corso del tavolo non sarebbe stato affrontato il tema del sito che dovrà ospitare la nuova discarica di servizio che prenderà il posto di Malagrotta. Il ministro aveva già spiegato che sarebbe giunto a una conclusione in questo senso per il 12 aprile. Chi ha partecipato alla riunione ha riferito di un incontro interlocutorio, ma dal clima "positivo e costruttivo".
Le proteste di comitati e associazioni
Un cittadino e una cittadina crocifissi ad un palo di legno. Ai piedi sacchetti neri della spazzatura con i luoghi a rischio nella vertenza rifiuti del Lazio. È la protesta, indetta fino al 12 aprile, dal Coordinamento Rifiuti Zero dinanzi al ministero dell'Ambiente, dove in queste ore è in corso una riunione tecnica alla quale stanno partecipando esperti del ministero, della Regione Lazio, della Provincia, del Comune, della Banca Sviluppo Impresa del Lazio e di tutte le imprese coinvolte.
«Da un anno a questa parte abbiamo assistito ad un vero e proprio balletto sulla scelta dei siti preposti a sostituire la discarica di Malagrotta - spiega Andrea Xella del Coordinamento Rifiuti Zero del Lazio - una vera passione per tutti i cittadini che in tempo di celebrazioni pasquali nulla ci sembrava più attuale».
«Quello che oggi ci preoccupa - continua Andrea Xella - è che il sito di Pizzo del Prete potrebbe essere il sito destinato ad ospitare discarica e inceneritori una volta chiusa Malagrotta, secondo quanto si legge sulla Memorandum sulla gestione dei rifiuti solidi urbani di Roma, Fiumicino, Ciampino, Città del Vaticano, redatto dal ministero dell'Ambiente».
Le proteste del Coordinamento Rifiuti Zero continueranno fino al 12 aprile, giorno in cui il ministro per l'Ambiente Corrado Clini dovrà decidere il sito definitivo che sostituirà la discarica di Malagrotta. Fino a quella data, davanti alla sede del dicastero, un uomo farà lo sciopero della fame. «Il nostro slogan – spiega il coordinamento – è “tre cappuccini e una lettera al giorno”, lettera che sarà inviata, quotidianamente, a ministri, vertici istituzionali, politici, a tutti quei cittadini coinvolti nella vertenza rifiuti». Protesta che potrà essere seguita sul sito larivoltadeglizero.it.
E tra le sorprese di Pasqua che giungeranno direttamente al ministero dell'Ambiente, personalizzate per il ministro Clini, al sindaco di Roma Gianni Alemanno, al presidente della Regione Lazio Renata Polverini, al prefetto Giuseppe Pecoraro, uova giganti, oltre 2 chili, di carta e cartoni, con al centro una sorpresa, un cassonetto dei rifiuti.