Roma, rifiuti. Saltato il tavolo Clini-enti locali del 5 aprile. Il 12 la scelta dei siti
Ieri il segretario del ministro ha ricevuto una delegazione dei comitati che protestavano sotto il dicastero. Clini: «La capitale può rapidamente arrivare a differenziare il 50% dei rifiuti». E su Corcolle e Riano: «L'autorità di bacino ha detto chiaramente che non hanno le caratteristiche idonee»
05 April, 2012
«Roma si è adagiata da 40 anni su una gestione dei rifiuti attraverso una grande discarica. Ma la capitale, con un piano adeguato, può rapidamente arrivare a differenziare il 50% dei rifiuti. Non è il libro dei sogni». Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, parla chiaro sulla situazione dei rifiuti del Lazio. E a chi gli chiede se la discarica di Riano si farà risponde: «L'autorità di bacino del fiume Tevere ha detto chiaramente che Corcolle e Quadro Alto non hanno le caratteristiche idonee e previste dalle direttive europee».
Il tavolo in programma al ministero con i rappresentanti di enti locali ieri non si sarebbe riunito, anche se sono continuate le proteste sotto il dicastero. La data clou sarà il 12 aprile, giorno in cui è attesa la decisione definitiva sul sito, o i siti che sostituiranno la megadiscarica di Malagrotta, prosegue la protesta dei comitati anti-discarica di tutta la provincia. Ieri, 5 aprile, in via Cristoforo Colombo, è andata in scena la crocefissione di un manifestante su un cumulo di immondizia. I manifestanti hanno poi consegnato al ministero un grande uovo di Pasqua, alto circa 2 metri e con al suo interno una sorpresa molto particolare: un contenitore per la raccolta differenziata.
«Il segretario del ministro Clini ha ricevuto una delegazione di comitati al ministero e ci ha assicurato che verranno analizzate tutte le criticità geologiche dei siti - riferisce il presidente del coordinamento Riano No Discarica Giorgio Coppola -. È stato chiarissimo sull'impegno serio del ministero riguardo all'aumento della differenziata a Roma, ma non ci ha comunicato nessuna decisione definitiva sulla discarica». E se la rivendicazione dei comitati è «puntare sulla raccolta differenziata, sul riuso e il riciclo» per «dire basta alle discariche», anche le dichiarazioni dello stesso Clini, in parte, vanno nella stessa direzione. «Le discariche devono invece rimanere uno strumento residuale - dice il ministro -. Abbiamo già una pesante procedura di infrazione dal parte dell'Ue, Roma è una citt… simbolo per l'Italia, non possiamo permetterci il lusso che non sia al passo con gli standard delle altre capitali europee nella gestione dei rifiuti».
Secondo l'assessore capitolino all'Ambiente Marco Visconti, d'altronde, sono «molti» i quartieri di Roma che stanno «chiedendo la differenziata», che, afferma, dove è stata attuata «sta dando ottimi risultati». Ma le polemiche non si arrestano. In mattinata il capogruppo di Sel in Consiglio regionale Luigi Nieri deposita «una mozione che impegna la presidente della Regione e la Giunta a richiedere al commissario di escludere qualsiasi possibilità di una nuova discarica o impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti a Monti dell'Ortaccio». Mentre il gruppo dei Radicali in Regione annuncia un'interrogazione sull' «unica linea di gassificazione di Malagrotta» che, affermano, «sembra essere ferma dal 10 ottobre del 2011».