Porta la Sporta, 14-22 aprile ultima edizione. E poi? Intervista a Silvia Ricci
Al via la terza e ultima edizione della Settimana Nazionale Porta la Sporta: dopo tre anni di campagne contro l’imballaggio superfluo usa e getta, che cosa è cambiato nell’opinione pubblica e nelle scelte della grande distribuzione? Ne parliamo con Silvia Ricci, ideatrice e organizzatrice del progetto
10 April, 2012
Quattordici-ventidue aprile, terza edizione di Porta la Sporta. Ma sarà anche l’ultima. Perché?
Perché è arrivato il momento di cambiare. Porta la Sporta non sparirà, ma allargherà gli orizzonti, all’insegna di un progetto per la riduzione dei rifiuti da imballaggio “allargata” a tutti i tipi di usa e getta, come progressivamente abbiamo già cominciato a fare un po’ alla volta. E soprattutto cambierà format. Ormai abbiamo raccolto abbastanza contatti per cominciare a ragionare su azioni a lungo termine, e non solo legate alla settimana della campagna nazionale. Per ora non posso dire nulla di più. Ci prenderemo un anno di tempo per organizzare il nuovo progetto, di cui Porta la Sporta farà comunque sempre parte, seppure in una veste diversa.
Che cosa è cambiato in questi tre anni di campagne?
A Porta la Sporta hanno aderito soggetti molto diversi, dai comuni alla grande distribuzione. Per quanto riguarda gli enti amministrativi, abbiamo notato che comuni di piccole dimensioni che prima non erano affatto abituati a fare sensibilizzazione “ci hanno preso gusto”: hanno capito l’importanza di dare risalto e consistenza all’aspetto comunicativo, che è fondamentale per ottenere risultati e che oltretutto non richiede grandi finanziamenti. So che molte amministrazioni hanno anche particolarmente apprezzato il fatto di far parte di un progetto di rilevanza nazionale, uscendo dalla dimensione esclusivamente locale.
Al di fuori della vostra campagna, pensi che in questi tre anni qualcosa si stia muovendo anche nel contesto generale o siamo sempre più o meno allo stesso punto nella lotta agli imballaggi superflui?
C’è ancora molto da fare ma il meccanismo si è messo in moto. L’opinione pubblica è maturata, e molte aziende hanno accelerato i propri tentativi di riduzione del packaging per venire incontro alle richieste della parte più “critica” dei consumatori. Penso a iniziative come quelle di Unes, che ha eliminato la plastica che rivestiva la confezione da sei bottiglie d’acqua e l’ha sostituita con due “reggette”, oppure i vasetti “foam” di Danone (NdR: un tipo di plastica speciale che permette di ridurre il peso dei contenitori del 20%, e di produrli attraverso un processo di termoformatura, con un notevole risparmio di CO2, fino al 50%). Sono piccoli passi, ma qualcosa si muove. E poi non bisogna dimenticare la sporta, che sotto la spinta del bando dei sacchetti ha guadagnato sempre più sostenitori, imponendosi come prima scelta alle casse. Le varie emergenze rifiuti, a Napoli prima di tutto, ma anche altre come Roma e Palermo, hanno fatto aprire gli occhi a molte persone sulla priorità: ridurre.
E la grande distribuzione?
Intanto, fra aziende e supermercati la crescita è stata notevole. Siamo passati dai 5 aderenti del primo anno, che sono diventati 19 il secondo fino alle 23 attuali (a cui se ne aggiungono altre più piccole): un bel risultato, che dimostra come si stia diffondendo sempre di più la consapevolezza dell’importanza di un cambiamento per venire incontro ad un pubblico che non è più consumatore passivo, ma che si informa e che vuole fare scelte sostenibili e ragionate. A Spoleto il Gruppo Gabrielli per esempio ha aderito in un punto vendita ad insegna Maxi Tigre anche alla campagna Mettila in rete. Durante la Settimana Porta la Sporta nel reparto ortofrutta verranno distribuiti retini ai clienti e per i due mesi successivi a chi si presenta alle casse con frutta e verdura nel retino verranno caricati punti omaggio sulla fidelity card utili alla raccolta punti del catalogo premi.L’adesione alla campagna è senz’altro un passo importante, ma concretamente quante di queste catene metteranno in campo azioni durature, che continuino anche dopo la Settimana?
E’ proprio questo il lavoro da fare. Le basi le abbiamo messe, ora cominciamo a fare sul serio!
Leggi anche:
Porta la Sporta: comincia l'ultima campagna, dal 14 al 22 aprile