Mezzi pubblici, possibili rincari dal 2010
Al vaglio del Consiglio comunale di Roma un aumento del costo di biglietti e abbonamenti. Il ticket da 75 minuti potrebbe costare un euro e venti centesimi. L'opposizione protesta: «Colpite le famiglie più deboli»
25 March, 2009
A partire dal primo gennaio 2010, viaggiare sui mezzi pubblici di Roma potrebbe costare un po' di più. Secondo una misura contenuta nel Dpf (Documento di programmazione finanziaria) che sarà discusso dal Consiglio comunale nei prossimi giorni, il costo del biglietto da 75 minuti dovrebbe infatti passare da un euro a un euro e venti centesimi, con un aumento del 20%. Rincari sono previsti naturalmente anche per gli altri titoli di viaggio, abbonamenti inclusi. Secondo l´assessore al Bilancio Ezio Castiglione, l'aumento dipende da scelte politiche della precedente amministrazione e, anzi, sarebbe dovuto «scattare nel gennaio 2009 e noi abbiamo congelato per 12 mesi». «Quando nel 2007 è stato approvato il piano finanziario di Atac - precisa Castiglione - «la Cassa Depositi e Prestiti ha accordato un prestito all'azienda proprio in funzione del programmato aumento dei biglietti da 1 euro a 1,20». Non la pensa allo stesso modo il capogruppo del Pd, Umberto Marroni: «Quella era una semplice ipotesi che, con la devastante crisi economica in atto, non ha più senso. Riproporla oggi è una scelta sbagliata che va a colpire il reddito delle famiglie più bisognose, quelle che - non potendosi permettere l´auto privata - per spostarsi usa i mezzi pubblici». Se dovesse essere approvato in via definitiva, il provvedimento è dunque destinato a far discutere.