Rigassificatore di Brindisi. Legambiente: "Conferma le nostre tesi il no della commissione tecnica"
Legambiente: “Il parere tecnico negativo del Comitati Tecnico Regionale sul rigassificatore di Brindisi conferma le nostre tesi”. E' un'area interessata da 7 impianti a rischio di incidenti rilevanti. Ora si aspetta il conseguente atto del Ministero dell’Ambiente a disporre il divieto di costruzione
12 April, 2012
Il Comitato Tecnico Regionale (CTR), al quale spetta l’istruttoria ed il provvedimento concernente il nulla osta di fattibilità del terminale di rigassificazione nel porto di Brindisi, ha espresso il proprio parere negativo non ritenendo presenti i presupposti e le misure di sicurezza concernenti i rischi di incidenti rilevanti.
In particolare, non ha potuto non riconoscere l’incompatibilità dell’impianto prospettato nel porto di Brindisi, vista l’insussistenza delle misure atte ad eliminare od a mitigare significativamente i rischi di incidente rilevante connessi alle fasi di movimentazione delle gasiere, di esercizio del terminal e delle opere connesse ed i rischi di potenziale effetto domino in un’area interessata da 7 impianti a rischio di incidenti rilevanti, da numerose attività insalubri di 1° classe o coincidenti con quelle di funzionamento del terminal.
Tale parere tecnico ora dovrà essere recepito da Regione, Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico che di conseguenza emetteranno i provvedimenti di loro competenza atti sicuramente a disporre il divieto di costruzione.
“Non possiamo non condividere il parere negativo espresso dal Comitato Tecnico Regionale. Sin dal 2001 – hanno dichiarato Francesco Tarantini e Fabio Mitrotti, rispettivamente Presidente di Legambiente Puglia e Presidente del Circolo di Brindisi – abbiamo puntualmente e tecnicamente motivato il nostro no al terminal nel porto di Brindisi, abbiamo evidenziato le gravissime lacune del procedimento amministrativo, ciò che ha portato la Commissione europea ad aprire un procedimento di infrazione delle norme comunitarie e ci siamo costituiti parte civile nel processo penale in corso”.