Federlazio: «Non smaltiremo più i rifiuti dei comuni morosi»
L'associazione delle imprese laziali di trattamento dei rifiuti annuncia la fine delle trattative con la Regione. Le discariche rimarranno chiuse per tutti quei comuni - Roma in testa - pesantemente indebitati con le aziende di smaltimento
26 March, 2009
Federlazio ha deciso: gli impianti di trattamento dei rifiuti non accetteranno più l'immondizia dei comuni morosi. Dopo un tira e molla durato mesi, l'associazione delle ditte di smaltimento laziali ha deciso di sospendere definitivamente le trattative con la Regione Lazio e di adottare la linea dura nei confronti dei Comuni (Roma, in primis) insolventi. Il debito delle amministrazioni morose (tra le quali anche Pomezia e Nettuno) nei confronti delle aziende associate a Federlazio ammonta a circa 200 milioni di euro.
Nelle scorse settimane si era più volte profilata l'ipotesi di una serrata delle discariche, ma l'associazione aveva sempre fatto dietro-front, grazie anche all'intervento di mediazione da parte della Regione. Ma ora, dal punto di vista degli imprenditori, la misura è evidentemente colma. «In una prima fase si era deciso di scaglionare il debito con un calendario preciso: il 30 per cento del pagamento al 28 febbraio, un altro 30 per cento il 30 giugno e il restante 40 a fine dicembre – ha dichiarato il presidente di Federlazio Ambiente, Bruno Landi – ma le scadenze non sono state rispettate». E stavolta sembra assai improbabile che la rottura venga sanata in extremis.