Verona, tagli al trasporto pubblico
A partire da giugno l'Atv effettuerà una riduzione delle corse. L’assessore provinciale ai trasporti Mazzi: “Risorse della Regione insufficienti”. Legambiente Verona: “Si va nella direzione sbagliata, il trasporto pubblico va assolutamente incrementato e non tagliato”
13 April, 2012
Si prevede un’estate molto “calda” per il trasporto pubblico di Verona e provincia. A partire da giugno, infatti, l'Atv (Azienda Trasporti Verona) effettuerà un brusco ridimensionamento del servizio, con tagli alle corse e probabilmente anche al personale. È quanto emerge dalla commissione provinciale tenutasi l’11 aprile scorso, convocata per discutere i problemi che riguardano l’azienda di trasporto pubblico locale. Per adesso non è dato sapere quali o quante corse verranno soppresse, ma è certo che la riduzione dell’offerta sarà inevitabile, come conferma Stefano Zaninelli, direttore generale di Atv: “Purtroppo d’estate il servizio subirà tagli importanti. Il periodo in cui ridurremo le corse sarà compreso tra il 10 giugno e l’inizio del nuovo anno scolastico, a settembre. Cercheremo di mantenere una certa funzionalità sul lago, ma i tagli sono inevitabili e nel periodo di Ferragosto saranno molto pesanti.” E la situazione potrebbe addirittura peggiorare, con il protrarsi dei tagli anche durante il prossimo anno scolastico: “Oggi non siamo in grado di garantire che a settembre le cose ripartiranno normalmente – prosegue Zaninelli - forse saremo costretti a operare ulteriori riduzioni.” Se questa prospettiva dovesse divenire reale, i disagi per studenti e famiglie sarebbero enormi, così come i danni all’ambiente, dato il prevedibile incremento dell’utilizzo dei mezzi privati, in una provincia già particolarmente afflitta dall’inquinamento atmosferico.
Il presidente di Atv e l’assessore provinciale ai Trasporti, Gualtiero Mazzi, sostengono che le causa delle restrizioni è in gran parte dovuta all’impasse del Consiglio Regionale: «Lo scorso 20 marzo - spiega Mazzi - il consiglio della Regione ha approvato un ordine del giorno che stabilisce di rivedere i criteri di assegnazione dei fondi regionali per il trasporto pubblico locale, ma si dà 120 giorni di tempo per presentare una proposta, più i tempi necessari per giungere a una decisione. In pratica sapremo se avremo risorse sufficienti solo a fine agosto, col rischio di non riuscire a programmare gli orari invernali che partono a settembre ». A questo si sommano altri due problemi: il mancato stanziamento per il 2012 del fondo di riparto da 13 milioni che nel 2011 aveva permesso ad Atv di offrire un servizio di trasporto pubblico soddisfacente e il passivo di quasi tre milioni nel bilancio dello scorso anno dell’azienda. Sulla questione è intervenuta la consigliera provinciale Clara Scapin, Pd: “In Regione si sta portando avanti una politica errata e devastante per le famiglie. Investire su trasporti e istruzione è prioritario”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Legambiente Verona Lorenzo Albi: “La Regione va nella direzione opposta rispetto a quella che dovrebbe seguire. Non ci si può lamentare dell’inquinamento dell’aria, che ha raggiunto livelli preoccupanti anche in località della provincia prima esenti, se poi si fanno tagli del genere. Il trasporto pubblico va incrementato a tutti i livelli, soprattutto con l’intermodalità. L’assessore Mazzi deve assolutamente pretendere dalla Regione che i soldi vengano dati. Se la situazione non verrà risolta Legambiente non si limiterà a denunciare ma si vedrà costretta ad intervenire concretamente.” Intanto il presidente della commissione Trasporti ai Palazzi Scaligeri Nicola Terilli fa sapere: “Chiederò di convocare tutti e 11 i consiglieri regionali di Verona, perché su un diritto inalienabile come quello alla mobilità le forze politiche devono essere unite nel difendere i cittadini».