I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (Pums) utili ai comuni per ottenere i fondi comunitari | Photogallery
La Commissione europea considera strategici i Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS), un'opportunità unica per i comuni per ottenere i fondi comunitari della nuova programmazione. Per questo motivo la Regione Puglia ha promosso una giornata di studio alla quale hanno partecipato amministratori locali, tecnici, esperti e anche molte realtà associative
13 April, 2012
Puntare alla Redazione dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile per ottenere i fondi della Comunità Europea. Questo tema è stato approfondito nel seminario organizzato dall’Agenzia per la Competitività e l’Innovazione della Commissione Europea (EACI), con la collaborazione dell’Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità della Regione Puglia e della rete italiana CIVINET. In programma un confronto non solo sugli strumenti di pianificazione integrata e sulle strategie di mobilità sostenibile ma anche in evidenza le buone pratiche dalle regioni del Mezzogiorno d’Italia e di Malta.
Tutti i partecipanti al primo laboratorio, tra cui Guglielmo Minervini della Regione Puglia, Florinda Boschetti (Polis Network), Claudia Podesta (comune di genova, rete Civinet) e Patrizia Malgieri (TRT trasporti e territorio e Eltisplus), che si è tenuto presso il Palazzo del Mezzogiorno all’entrata della Fiera del Levante, hanno voluto rimarcare l’importanza di “prefigurare politiche coerenti agli obiettivi della mobilità sostenibilità” a partire da quelle che la Commissione europea auspica con la redazione dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile.
“I Piani urbani della mobilità sostenibile – ha augurato l’assessore regionale alla mobilità Guglielmo Minervini - non siano un semplice adempimento formale ma piuttosto un processo che deve governare il cambiamento nelle nostre città che devono mettere al centro dei loro piani le persone e la possibilità che, lasciando l’auto a casa, possano raggiungere i loro posto di lavoro con i mezzi pubblici o in bicicletta. Serve una rivoluzione copernicana per ribaltare la pianificazione finora tutta incentrata sull’auto come unica risposta al bisogno di mobilità”.
“Previsione infrastrutturale”. Questo è un altro concetto cardine su cui i relatori del seminario hanno imperniato i loro interventi. “Senza un’organizzazione profonda capace di avere delle ripercussioni anche sulla infrastruttura – ha incalzato Minervini - non si potrà mai arrivare a rinunciare all’idea predominante dell’automobile. E dentro la cultura dell’automobilista deve radicarsi l’idea che il soggetto protagonista del milieu urbano sarà il pedone. Dunque dobbiamo abituarci all’idea di avere una segnaletica stradale urbana pensata e organizzata per il pedone o per il ciclista e non più per l’automobilista”.
Il cambiamento della mobilità può ottenersi soltanto cambiando i propri stili di vita. Bisogna quindi abbracciare una nuova dimensione culturale perciò il cambiamento dovrà essere pianificato con i cittadini. Infatti “Planning for People” è lo slogan scelto dall’Unione Europea. E la pianificazione si basa su quattro capisaldi, la conoscenza del contesto locale di pianificazione, la condivisione degli obiettivi con le comunità locali, la valutazione (ex ante) dell’efficacia delle misure proposte, e infine il controllo (ex post) delle misure da parte di nuclei di valutazione regionale.
A questo proposito l’assessore ha detto: “Vorrei ribaltare lo slogan coniato dalla Commissione europea di realizzare planning “for” people, in planning “with” people, ovvero attività di pianificazione con i cittadini. Immagino piani costruiti dal dialogo tra i saperi di tecnici e funzionari sulle infrastrutture e il sapere esperto dei cittadini che si muovo ogni giorno".
“I cittadini, - ha infine concluso Minervini – sono loro i veri protagonisti e portatori del cambiamento. I primi alleati sono gli universitari, con il progetto Cicloattivi, i quali utilizzando le biciclette messe a disposizione dalla Regione Puglia sono diventati dei testimonial del cambiamento”.