Rapporto energia e ambiente Enea: rinnovabili ed efficienza la ricetta per l'Italia
L'Enea ha presentato la nuova edizione del Rapporto, che traccia il quadro attuale delle politiche in materia di rinnovabili, efficienza energetica e sostenibilità del sistema elettrico nazionale. Secondo l'agenzia, l'Italia ha bisogno ancora di investimenti, soprattutto sul fronte della ricerca tecnologica
19 April, 2012
Efficienza energetica, fonti rinnovabili e sviluppo delle reti di distribuzione. Dovrebbero essere questi, secondo l'Enea, i punti chiave della strategia energetica italiana per i prossimi anni. L'Agenzia ha presentato a Roma l'ultima edizione del suo Rapporto energia e ambiente, redatta sulla base di dati relativi al biennio 2009-2010. Oltre a tracciare un quadro del panorama energetico nazionale, in termini di approvvigionamento, sostenibilità e infrastrutture, il documento di propone di fornire al decisore politico elementi utili per programmare le scelte future in materia di strategia energetica.
La cosa più importante, secondo il commissario Enea Giovanni Lelli, sarebbe riuscire a ridurre la dipendenza energetica dall’estero, puntando soprattutto alla green economy. «È necessario – ha dichiarato - puntare sulla diversificazione delle fonti, su una maggiore diffusione delle rinnovabili, sul potenziamento delle infrastrutture e di un sistema di smart grids, sull’incentivazione dell’efficienza energetica e sul risparmio di energia nel settore residenziale e industriale». In questo modo, non solo l'Italia si affrancherebbe dalla dipendenza delle esportazioni dall'estero, ma potrebbe anche ridurre le emissioni di CO2, rispettando gli obiettivi di decarbonizzazione che il nostro Paese ha assunto in sede europea.
Un aspetto, quello della diversificazione delle fonti e dello sviluppo delle rinnovabili, che servirebbe anche ad arrestare il continuo aumento della bolletta energetica nazionale, che nel 2010 ha superato i 50 miliardi di euro. Un'impennata, sottolinea l'Enea, che si deve non solo all'aumento del prezzo del petrolio, ma anche alla crescita del consumo energetico, salito del 4,1% rispetto al 2009 (dopo quattro anni di calo legato essenzialmente alla crisi economica).
Prima di fornire dei suggerimenti per le scelte future, il Rapporto parte da una disamina su scala globale dello stato dell'arte, con particolare riferimento ai negoziati sul clima, al mercato delle emissioni, alla fiscalità energetica e alla carbon tax. I dati evidenziano soprattutto l’evoluzione del mix energetico, l'aumento della domanda di energia negli usi finali e il ruolo dell’efficienza energetica nella riduzione delle emissioni di gas serra. Sul fronte delle rinnovabili, invece, il Rapporto sottolinea la grande crescita delle tecnologie del solare. Particolare attenzione è dedicata inoltre al ruolo dell’innovazione tecnologica per la green economy, considerata uno strumento fondamentale per uscire dalla crisi finanziaria che assedia i mercati internazionali.
Il Rapporto, infine, contiene dei riferimenti alle scelte compiute dall'Italia in materia di incentivi per le rinnovabili, che l'Enea non esita a definire “contraddittorie”. Secondo l'Agenzia, infatti, «la crescita del fotovoltaico ha causato un peggioramento del deficit commerciale delle tecnologie per le rinnovabili, con un aumento delle importazioni». Nonostante gli incentivi, in altri termini, sarebbe mancato all'Italia il necessario impegno in materia di ricerca tecnologica, in grado da fare da stimolo alla nascita di nuove filiere industriali e garantire la giusta concorrenza nei confronti delle imprese straniere.