Efficienza energetica, l'allarme della Commissione Ue: «Il Consiglio ha annacquato la direttiva»
Secondo Commissari europei, le modifiche attuate dal Consiglio alla proposta di direttiva sull'efficienza energetica rendono il provvedimento del tutto inadeguato ad assicurare il raggiungimento del target al 2020
19 April, 2012
L'Europa arranca nella corsa verso l'obiettivo di incremento dell'efficienza energetica al 2020. A lanciare l'allarme è la stessa Commissione europea, che però scarica le responsabilità sui singoli Stati membri. A preoccupare Bruxelles è stata la nuova proposta di Direttiva presentata nei giorni scorsi dalla presidenza di turno del Consiglio Ue agli stessi eurocommissari, che non sarebbe in grado di assicurare «nemmeno la metà» dei risparmi necessari per raggiungere il target di efficienza energetica al 2020 (-20% rispetto ai livelli del 1990). Nel dettaglio, secondo la Commissione, le misure incluse nella proposta di direttiva permetterebbero di coprire appena il 38% dell'obittivo, non vincolante, che l'Unione ha assunto nell'ambito del cosiddetto “pacchetto 20-20-20”.
Le mancanze principali, secondo alcune indiscrezioni pubblicate da EurActiv, riguarderebbero il settore dell'edilizia pubblica e privata, per il quale il documento prevede impegni troppo blandi. In pratica, osserva Bruxelles, il risparmio energetico di 151,5 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti previsto inizialmente dai Commissari è stato ridotto, nell'articolo 6 della nuova proposta, ad appena 58,1 milioni. I ministri Ue, dunque, avrebbero sostanzialmente “annacquato” il testo concepito dalla Commissione, che ora cerca di richiamare all'ordine gli Stati membri.
Quello che si annuncia, dunque, sarà un braccio di ferro particolarmente aspro tra Commissione e Consiglio, considerando anche la posizione di alcuni Paesi come la Polonia, dichiaratamente ostili all'introduzione di target vincolanti in materia di aumento dell'efficienza energetica. D'altro canto, quando, solo qualche mese fa, l'Europarlamento aveva approvato la proposta di direttiva della Commissione era già chiaro che il passaggio dinanzi al Consiglio sarebbe stato molto più ostico. Ora la profezia sembra essersi avverata.