"Fermati e firma". Per ripubblicizzare Smat
Il Comitato acqua pubblica di Torino propone la trasformazione della spa torinese in azienda speciale consortile. Al via la raccolta firme per una delibera di iniziativa popolare
20 April, 2012
Due giorni fa, in una conferenza stampa organizzata all'Arci, il Comitato acqua pubblica (www.acquapubblicatorino.org) ha lanciato la raccolta di firme a sostegno della proposta di ripubblicizzazione di Smat, la Società metropolitana acque Torino. Si tratta di una delibera di iniziativa popolare rivolta ai consigli comunale e provinciale di Torino per far uscire la società torinese "dalle logiche privatistiche delle spa", riportandola nell'alveo del diritto pubblico come azienda speciale consortile, partecipata dai cittadini. Una proposta - affermano i promotori - che rappresenta un'inversione di tendenza rispetto a ciò che sta avvenendo nel nostro Paese per quanto riguarda la gestione dei servizi pubblici locali e un atto di coerenza rispetto all'esito dei referendum dello scorso anno sull'acqua pubblica. La campagna per ripubblicizzare Smat vuole essere uno stimolo al dibattito politico locale e un "contrasto alle ricette ultraliberiste messe in campo per fronteggiare la crisi della finanza locale". Smat attualmente è direttamente controllata dal Comune di Torino (65,3% del capitale sociale e indirettamente dalla controllata Finanziaria Città di Torino) e da 286 enti locali (34,7%). A Smat fanno direttamente capo numerose società come Risorse Idriche spa, Asa Acque srl, Aida Ambiente srl. I primi banchetti della raccolta firme partiranno a Torino sabato 21 aprile in piazza Santa Rita e, il giorno successivo, in piazza Castello.