Rinnovabili termiche: benefici all'Italia per 90 miliardi entro il 2020
Uno studio calcola che i vantaggi economici assicurati all'Italia dalle rinnovabili termiche superano quelli del settore elettrico, nonostante gli investimenti inferiori. Solo in termini di consumi di gas, il Paese risparmierà 79 miliardi entro il 2020
23 April, 2012
Novanta miliardi di euro entro il 2020: a tanto ammontano i benefici economici assicurati all'Italia dal settore delle rinnovabili termiche. Lo rivela il nuovo studio realizzato dall'Oir (Osservatorio internazionale sull'industria e la finanza delle rinnovabili) della società di consulenza Agici, sottolineando che il bilancio è ancora più vantaggioso di quello relativo alle rinnovabili elettriche, visti anche i costi più bassi sostenuti per finanziare gli incentivi. La ricerca, intitolata “Costi/Benefici delle Rinnovabili al 2030 calcolati alla luce delle esperienze dell’ultimo quadriennio 2008-2011” calcola infatti 90 miliardi di benefici economici per il sistema Paese di qui al 2020, a fronte di una spesa pubblica totale, per gli incentivi, di circa 20 miliardi di euro.
Uno studio precedente sulle rinnovabili elettriche, invece, stimava i benefici economici del settore in “appena” 76 miliardi nello stesso arco di tempo. «Rinnovabili non significa solo elettricità – commenta Andrea Gilardoni, presidente dell’Oir - Altrettanto importanti sono le rinnovabili termiche, che avranno un ruolo centrale nel raggiungimento degli obiettivi europei». Più in dettaglio, solo in termini di risparmio di gas le fonti termiche permetteranno di tagliare i consumi di circa 9 miliardi di metri cubi, alleggerendo la bolletta nazionale di 79 miliardi di euro. Altri vantaggi arriveranno sul fronte dell'occupazione, con circa 130.000 posti di lavoro in più rispetto al 2011. Sul fronte strettamente ambientale, infine, decisivo il contributo in termini di riduzione delle emissioni, stimato in circa 17 milioni di tonnellate di CO2 all'anno.
Risultati importanti, ma non scontati. Perché il solare termico, la geotermia, le pompe di calore e le altre rinnovabili termiche mantengano le promesse, infatti, saranno necessarie una maggiore stabilità del quadro normativo e una strategie di sensibilizzazione dei cittadini. «Serve una capillare campagna di comunicazione presso le famiglie e la costruzione di strumenti finanziari per aiutarle nel caso decidano di passare a tecnologie più pulite – prosegue Gilardoni - È necessario studiare anche misure ad hoc, come ad esempio, sconti sul prezzo dell’elettricità per chi utilizza pompe di calore per il riscaldamento». Fondamentale, infine, riuscire a promuovere le aziende italiane sui mercati internazionali, a cominciare da quello cinese, che rappresenta l'80% del nuovo installato nel mondo.