LE VIRTÙ AMBIENTALI DEI LOMBARDI
25 February, 2004
Sondrio, Varese, Como e Bergamo tra le prime dieci province italiane. Ma l’ambiente è di casa in tutta la Lombardia: Brescia e Lodi eccellono nella lotta all’abusivismo edile; Cremona, Lecco e Milano nella raccolta differenziata; Mantova e Pavia nel morigerato consumo di acqua. Milano, 24 febbraio 2004. I lombardi sanno cosa significa rispettare l’ambiente. Sondrio è infatti al secondo posto in Italia per virtù ambientale, seguita da Varese (4° posto), Como (5° posto) e Bergamo (7° posto). Ma è tutta la Lombardia a fare bene, con Lecco all’11° posto; e poi Cremona (20° posto); Brescia (23°); Lodi (29°); Pavia (37°); Milano (44°) e infine Mantova (55°). Se consideriamo le singole voci su cui è stata costruita la classifica della virtù ambientale (rispettivamente: consumo energia; consumo acqua; abusivismo edile; raccolta rifiuti; imprese ambientali), Lodi (5° posto tra le province italiane), Milano (6° posto) e Brescia (8°) sono al vertice per lotta all’abusivismo edile; mentre ultima tra le province lombarde è Mantova (comunque al 28° posto in Italia). Le province più morigerate nel consumo di acqua potabile sono Varese (2° posto) e Bergamo (8°); mentre chi consuma più acqua sono i milanesi (81°). Se consideriamo il consumo energetico per abitante, sono Sondrio (28°) e Como (33°) al vertice in Lombardia, mentre Lodi (97°) e Mantova (101°) chiudono la classifica. Se guardiamo la percentuale di raccolta differenziata, le province lombarde più riciclone sono Lecco (2° posto), Cremona (6°) e Milano (12°); leggermente in ritardo Pavia (46° posto). Infine, se consideriamo il rapporto tra numero di imprese “ambientali” (impegnate nel settore di smaltimento dei rifiuti solidi; della depurazione delle acque di scarico; di misure igienico sanitarie) e popolazione residente spicca il dato di Sondrio (al 14° posto) e Varese (al 41°). Cremona fanalino di coda al 102° posto. Sono questi alcuni dei dati che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab MiM sulla ricerca: “Sviluppo economico e impatto ambientale” svolta da Enea e Istituto Tagliacarne per conto di Unioncamere, nonché su dati APAT, Agenzia per la Protezione dell\'Ambiente e per i Servizi Tecnici, e sul Registro imprese. “Lo stato di salute dell’ambiente – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano – rappresenta un valore aggiunto importante, non solo per determinare una qualità della vita migliore per i cittadini, ma anche per la competitività di un territorio. Penso soprattutto alle piccole imprese, vera e propria spina dorsale del nostro paese, che crescono di pari passo con la realtà in cui operano quotidianamente. Investire di più e meglio sull’ambiente è allora investire sul nostro futuro, una scelta necessaria e non più procrastinabile”.