Roma, rifiuti. Clini: "Stiamo valutando i rischi ambientali e sanitari sollevati dalla Difesa per Monte Carnevale"
Lo dice il ministro dell'Ambiente in una nota diffusa all'indomani dell'ultima riunione con gli enti locali. Il 4 maggio il prossimo incontro. Pubblichiamo il comunicato stampa del ministro Clini
02 May, 2012
Ho profondo rispetto per chi esercita un ruolo politico e non sono interessato alle polemiche.
Ricordo che durante la riunione di ieri (giovedì 26 aprile, ndr) ho proposto al Comune e alla Provincia di Roma, alla Regione Lazio e alle altre organizzazioni interessate la bozza di un Accordo di programma che contiene un piano di lavoro per riportare Roma entro due anni in linea con le leggi italiane ed
europee e coinvolge, ciascuna per le sue competenze e responsabilità, le diverse autorità locali e le imprese.
Il piano punta su raccolta e recupero dei rifiuti riciclabili; la
discarica è l’elemento residuale della frazione di rifiuti che non sono riutilizzabili come materiali o per produrre energia. Durante la riunione, è noto, non abbiamo scelto alcuna discarica, ma abbiamo solamente raffrontato gli effetti che le diverse ipotesi hanno sull’ambiente. L'esame degli altri aspetti (paesaggistici, sociali, sanitari e così via) spetta a chi deve decidere la collocazione di una discarica residuale.
Questo è quello che è abbiamo fatto, in assoluta trasparenza e assumendo le nostre responsabilità.
Purtroppo il sindaco di Roma, i presidenti della Provincia di Roma e della Regione Lazio e il prefetto erano assenti dal tavolo di ieri, dove avrebbero potuto esprimere le loro considerazioni sul piano, argomentandole.
Avrebbero anche potuto mettere il ministero dell’Ambiente a conoscenza della corrispondenza dei giorni scorsi fra il Prefetto e lo Stato Maggiore della Difesa sull'idoneità del sito di Monte Carnevale. In ogni caso stiamo valutando le considerazioni in merito ai rischi ambientali e sanitari contenute nella nota dello Stato Maggiore.
La legalità era e resta il nostro faro ed anche la colonna d'Ercole chenon consentiremo di aggirare.