RAEEporter cresce: conquista i social network e premia la partecipazione dei cittadini
Ecodom e Legambiente ancora insieme per la terza edizione della campagna di sensibilizzazione ambientale sul corretto trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
03 May, 2012
Al via RAEEporter social, la terza edizione di RAEEporter, la campagna nazionale che vede insieme Ecodom e Legambiente con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività sull’importanza del corretto trattamento dei RAEE.
L’iniziativa quest’anno conquista la community virtuale di Facebook e Twitter, i due social network che hanno rivoluzionato il modo di comunicare e di condividere informazioni, immagini, iniziative ed esperienze non solo tra le giovani generazioni.
I cittadini potranno fotografare e segnalare i RAEE abbandonati sul sito www.raeeporter.it, realizzare e caricare contributi video e partecipare al dibattito intorno al tema RAEE, alimentando la discussione sulla rete attraverso la bacheca virtuale Message Board. Sono disponibili applicazioni iPhone e Android per poter inviare direttamente le immagini sul sito.
Inoltre, per dare un riconoscimento ufficiale e concreto a tutti coloro che si impegnano a segnalare i RAEE abbandonati in modo improprio, Ecodom e Legambiente lanciano il concorso RAEEporter 2012 che premierà il RAEEporter più attivo: ogni azione - foto, video, tweet, commenti, ecc. - consentirà infatti di accumulare punti. Ogni mese sarà possibile aggiudicarsi un libro di fotografie sul tema del riciclo, e chi si troverà al primo posto della classifica alla fine del 2012 sarà premiato come il RAEEporter più social del web e potrà vivere un’esperienza indimenticabile: un viaggio-reportage di 5 giorni ad Accra in Ghana, per conoscere e documentare il fenomeno dello smaltimento incontrollato dei RAEE, una parte dei quali è qui esportato illegalmente dai Paesi più avanzati.
Il meccanismo di assegnazioni prevede 10 punti per ogni video caricato, 5 per ogni foto, 3 per ogni commento lasciato su Facebook, Twitter o la Message Board.
La comunicazione del vincitore del premio finale sarà data attraverso i siti internet di Ecodom, Legambiente e RAEEporter, e attraverso la newsletter di Ecodom.
Caricare immagini e video non è solo un modo per partecipare al concorso, ma è soprattutto un’azione concreta per tutti coloro che vogliano fare qualche cosa di importante per la salvaguardia ambientale: dalla prima campagna a oggi, RAEEporter ha raccolto quasi 1.000 contributi, un risultato importante non solo per il numero dei RAEE recuperati, ma anche per i suggerimenti, i consigli e le proposte di collaborazione arrivate dalle diverse associazioni e comitati locali di tutta Italia.
Anche in questa edizione Ecodom provvederà ad inoltrare le segnalazioni di RAEE abbandonati agli Enti competenti (il Comune o la Società di Igiene Urbana che effettua la raccolta dei rifiuti), affinché provvedano al recupero dei RAEE e al loro trasporto al Centro di Raccolta più vicino, da dove saranno poi trasferiti a un impianto specializzato per il trattamento.
La campagna RAEEporter social è sostenuta da Radio Monte Carlo, Virgin Radio e Radio 105 che informeranno gli ascoltatori e li inviteranno a partecipare all’iniziativa.
“Le precedenti edizioni hanno ottenuto un risultato superiore ad ogni aspettativa: le centinaia di foto e video pervenuti da tutta Italia, la serietà e l’impegno dimostrati dai partecipanti, le proposte e i commenti rafforzano la nostra convinzione che è possibile far crescere, nel dibattito pubblico e nella vita quotidiana, la consapevolezza di quanto sia importante il corretto trattamento dei RAEE. Per questo motivo abbiamo rinnovato RAEEporter rendendolo ancora più social, con l’augurio che questo stimoli ancora di più la partecipazione diretta dei cittadini” afferma Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom
"Gli apparecchi sono sempre più numerosi e hanno complessità crescenti e utilizzano materiali sempre più sofisticati e minerali rari -afferma Andrea Poggio, vicedirettore Legambiente-. Il valore in materie prime è crescente. La dispersione dei rifiuti elettrici ed elettronici è un danno al cubo: primo perché questi materiali, se smaltiti scorrettamente, rischiano di inquinare, secondo perché finiscono smontati da bambini nei paesi più poveri, terzo perché sprecheremmo risorse e materie prime che, altrimenti, dovremmo importare per alimentare le nostre imprese".