CircOLIamo: il COOU gira l'Italia per sensibilizzare alla raccolta degli oli lubrificanti usati
431mila tonnellate di olio lubrificante immesse al consumo in Italia nel 2011. Le tonnellate raccolte sono state 189.267, con la Lombardia che si conferma regione leader. Sono i dati diffusi dal COOU, il Consorzio obbligatorio degli oli lubrificanti usati, che si è presentato a Milano nell'ambito della campagna di informazione "CircOLIamo"
05 May, 2012
In tutta Italia nel 2011 sono state 431mila le tonnellate di olio lubrificante immesse al consumo. Di queste ne sono state raccolte 189.267 tonnellate, oltre il 95% del potenziale raccoglibile.
E' questo il dato più importante diffuso dal COOU, il Consorzio obbligatorio degli oli usati, che ha tracciato il bilancio del proprio operato in una conferenza stampa che si è tenuta in piazza Castello a Milano nell’ambito di “CircOLIamo 2011-2012”, la campagna educativa itinerante che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul corretto smaltimento dei lubrificanti esausti.
Milano non è stata una scelta casuale: sono oltre 11.393 le tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte nella Provincia di Milano nel 2011. 37.707, invece, le tonnellate recuperate in Lombardia, che si conferma la regione leader in Italia nella raccolta di questo rifiuto pericoloso.
L'olio lubrificante usato, ricordiamo, è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari di fabbriche e industrie, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli. Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, deve essere smaltito correttamente.
“I risultati sono soddisfacenti” sono le parole di Franco Barbetti, direttore Tecnico Operativo del COOU “ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%. E per fare ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dalle amministrazioni alle imprese, passando per i singoli cittadini”.
Miglioramenti che, confida l'ente, potrebbero arrivare anche grazie alla campagna “CircOLIamo”. Nel 2012 ha già raggiunto 59 province italiane, portando in giro per le città il suo camion dove vengono offerte le informazioni sullo smaltimento degli oli e andando a fare visita nelle scuole.
“Sono due” ha spiegato ancora Barbetti “i messaggi che vogliamo comunicare: da un lato i pericoli che possono derivare dal contatto con i lubrificanti usati o dalla loro dispersione nell’ambiente, dall’altro i vantaggi per il sistema Italia che derivano dal riutilizzo degli stessi oli esausti. Con il nostro lavoro salviamo l’ambiente e al contempo aiutiamo il Paese a risparmiare nelle importazioni di petrolio”.
Il COOU è nato nel 1982 in seguito a una direttiva comunitaria ed è operativo dal 1984. E' un soggetto giuridico senza fini di lucro e coordina, di fatto, l'attività di 72 aziende private di raccolta e di 6 impianti di rigenerazione sul territorio nazionale.
“Sono le aziende, su nostro mandato a gestire la raccolta porta a porta presso tutte le ditte che ne fanno richiesta e che possono consegnare l'olio usato in modo gratuito” prosegue Franco Barbetti “Poi portano l'olio nei depositi consortili. Qui l'olio viene selezionato e si decide dove deve andare: l'88% viene rigenerato nelle raffinerie. Al momento il 25-30% dell'olio in circolazione sta vivendo una seconda vita”.
“In 28 anni di attività” dicono i dirigenti del Consorzio “il COOU ha raccolto 4,72 milioni di tonnellate di olio usato, evitandone così la dispersione. Se utilizzato in modo improprio l'olio usato può essere estremamente dannoso per l'ambiente e per la salute umana: basti pensare circa 4 kg d'olio, il cambio di un'auto, se versati in acqua sono in grado di coprire una superficie grande quanto un campo di calcio. L’olio usato può e deve invece costituire un’importante risorsa economica per il nostro Paese: negli ultimi anni il riutilizzo dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di quasi 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese”.
Presenti alla conferenza di presentazione di “CircOLIamo” anche i rappresentanti delle istituzioni. La Provincia di Milano era rappresentata da Piergiorgio Valentini, dirigente del settore Rifiuti e Bonifiche: “Collaboriamo con il COOU perché lavora bene” ha detto “Basta guardare un dato: dal 2008 il consumo di olio è diminuito per la crisi e perché i lubrificanti migliorano da un punto di vista qualitativo e quindi si deteriorano meno. Eppure in Lombardia negli anni la raccolta continua a crescere”.
“L’olio usato, se smaltito in modo scorretto, è un rifiuto molto pericoloso e ne basta poco disperso nel terreno o nell'atmosfera per creare danni incalcolabili all’ambiente e alla nostra salute”, è il commento dell'assessore all'Ambiente del Comune di Milano Pierfrancesco Maran. “La maggior parte dell’olio usato può essere recuperato e trasformato in materia prima o in gasolio, combustibile e bitume: la filiera del riciclo degli olii usati è, infatti, un valido esempio di green economy e le iniziative come CircOLIamo sono importanti per adottare comportamenti più consapevoli, che sono un vantaggio anche dal punto di vista economico”.