Rinnovabili ed efficienza: una strada obbligata per l'Unione nazionale consumatori
Il presidente dell'Unc interviene sul tema della strategia energetica nazionale, sottolineando l'importanza delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Per quanto riguarda l'energia pulita, in particolare, Pieraldo Isolani chiede di puntare sulla ricerca di nuove tecnologie
09 May, 2012
«Insistiamo sulla necessità che l’Italia si doti di un’adeguata strategia energetica fondata su un più sapiente uso delle fonti rinnovabili e sul miglioramento dell’efficienza energetica nel settore residenziale ed industriale». Lo ha dichiarato Pieraldo Isolani, responsabile settore energia dell’Unione nazionale consumatori (Unc). Puntare dunque alle rinnovabili, ma investire soprattutto nella ricerca, più che nelle tecnologie già affermate. «È fuori di dubbio che le rinnovabili siano il futuro del nostro Paese, tuttavia - continua Isolani - più che investire sulle tecnologie attuali, prossime a diventare obsolete, riteniamo occorra investire in ricerca, per migliorare soprattutto l’attuale livello di rendimento dei pannelli fotovoltaici, che attualmente si attesta intorno ad un mediocre 15%».
L'energia pulita, secondo il presidente dell'Unc, non basta comunque ad assicurare all'Italia una strategia energetica adeguata. «Occorre migliorare l’efficienza energetica per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e rafforzare la sostenibilità e la sicurezza degli approvvigionamenti, offrendo così un contributo importante alla riduzione dei costi energetici per i consumatori», sottolinea. Pertanto, Isolani auspica che dagli “Stati generali delle rinnovabili e dell’efficienza energetica” in programma il 9 maggio a Verona nell'ambito di Solarexpo vengano fuori indicazioni significative per la politica economica del Paese.
«Auguriamo al ministro dell’Ambiente Corrado Clini, alle istituzioni tecniche e alle associazioni per l’energia sostenibile - conclude il presidente dell'Unione nazionale consumatori - di perfezionare le politiche strategiche al 2020 per la transizione ad un’economia più rispettosa dell’ambiente e dei consumatori, con proposte concrete, cosicché l’industria della green energy possa fare da propulsore per la ripresa economica nel nostro Paese».