1,9 milioni di euro di benefici netti nell'arco di 10 anni. E' il calcolo che emerge dallo studio di Althesys su dieci anni di raccolta e riciclo della plastica. Il calcolo è stato ottenuto confrontando lo scenario della raccolta differenziata della plastica dal 2002 al 2011 con uno scenario ipotetico che immaginava i rifiuti di imballaggio in plastica destinati all'indifferenziato. Lo studio è stato presentato il 9 maggio nel corso di un workshop promosso da Corepla nell'ambito di Plast 2012 dal titolo "Gli imballaggi in plastica in una prospettiva di sostenibilità: l'industria del riciclo come innovazione e fattore di sviluppo del Paese".

"Il riciclo nasce per fini ambientali ma ha anche effetti collaterali positivi e crea valore per la comunità" ha affermato Alessandro Marangoni, docente di Economia e Servizi Ambientali dell'Università Bocconi di Milano. Secondo lo studio oltre ai vantaggi economici (1,9 milioni di euro) ci sono infatti da sommare più benefici, in primis quelli ambientali: 6,9 milioni di tonnellate di CO2 evitate, mancato di invio a smaltimento di 2,9 milioni di tonnellate di rifiuto di imballaggio, 55 discariche evitate. Secondo lo studio, inoltre, il comparto sostiene lo sviluppo dell'industria: 473 milioni di euro è la valutazione delle materie prime seconde reimesse sul mercato. Da tenere in conto anche la generazione di indotto per un 2,8 milioni di euro e il recupero energetico per un valore di due milioni di Gigajoule.

"La raccolta e il riciclo hanno quindi ricadute positive su ambiente, economia, industria e indotto. Il sistema Corepla in questo decennio ha favorito lo sviluppo dell'industria del riciclo producendo benefici diffusi e crescenti. Il sistema ha coniugato sostenibilità economica ed ambientale. Politiche ambientali e industria del riciclo - ha concluso Marangoni - possono essere driver per la crescita del Paese. Recentemente il Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha individuato nel riciclo, uno di quei settori della green economy tra i possibili volani per la ripresa".