Sacchetti compostabili nella raccolta della plastica: quale limite per non danneggiare il riciclo?
Dopo aver misurato la presenza di sacchetti compostabili nella raccolta differenziata della plastica, il consorzio Corepla sta lavorando alla definizione del "valore soglia" che permette di non avere conseguenze sul riciclo del materiale
10 May, 2012
Quanti sono i sacchetti compostabili nella raccolta differenziata della plastica? La risposta a questo interrogativo è il punto da cui è partito il consorzio Corepla per cercare di individuare i limiti di tolleranza per la presenza di questi sacchetti al fine di non pregiudicare il riciclo. "I dati definitivi - ha fatto sapere il consorzio - non sono ancora disponibili. Tuttavia possiamo ipotizzare che fino al 10% di sacchetti compostabili nella raccolta non si registrino ripercussioni sul riciclo".
Per conoscere modalità e risultati dei test effettuati, Eco dalle Città ha intervistato, in occasione di Plast 2012, Mariagiovanna Vetere – Responsabile Corepla Controllo di Gestione e Rapporti Internazionali:
Ci può spiegare in che cosa consistono i test effettuati da Corepla?
Abbiamo fatto due tipi di verifiche. La prima serviva a capire quanti sacchetti compostabili fossero presenti nella raccolta differenziata. Questi sacchetti vengono normalmente utilizzati per raccogliere l'umido. Ma laddove questa raccolta non è presente, dovevamo capire il comportamento dei cittadini e se per caso conferissero questo tipo di sacchetti nella raccolta differenziata della plastica. Abbiamo verificato che dove c'è la raccolta dell'umido, i cittadini effettivamente usano i sacchetti compostabili per l'organico. Viceversa, questi sacchetti sono più presenti nella raccolta differenziata della plastica quando non c'è la raccolta dell'umido. Nella raccolta della plastica, infatti, ne abbiamo trovati pochi laddove è presente la raccolta dell'umido: i dati di raccolta indicano un valore approssimativo di presenza di sacchetti biodegradabili compostabili intorno allo 0,6% (seconda metà del 2011). E' ragionevole comunque pensare che questo dato sia in continua evoluzione al mutare dei consumi e degli stili di vita dei cittadini.
Queste verifiche sono terminate alla fine del 2011, le altre riguardano invece la compatibilità del riciclo. Abbiamo effettuato dei primi test per determinare il valore soglia che permette di non avere ripercussioni sul processo di riciclo. Da queste prime prove possiamo ipotizzare che il valore si attesti attorno al 10%. Tuttavia, in questo caso, i test non si sono ancora conclusi e i dati definitivi non sono ancora disponibili.
Come sono stati riconosciuti i sacchetti?
Abbiamo selezionato come sacchetti biodegradabili solo quelli con il bollino compostabile oppure con la dicitura "conforme alla norma UNI EN 13432".
Avete effettuato test anche sui sacchetti biodegradabili non compostabili (additivati, oxodegradabili...)?
Non è stato possibile riconoscere questi sacchetti perché non c'è un'etichettatura. Non essendo è stato possibile individuarli nella raccolta e non abbiamo potuto fare test specifici.