Sei domeniche a piedi, il commercio collaborerà
L’ASCOM: «NEI GIORNI FESTIVI IL MALE MINORE PER I NEGOZIANTI». L’ASSESSORE ORTOLANO: «C’E’ PARTECIPAZIONE»
26 February, 2004
Giuseppe Sangiorgio «Verde e sport in piazza», il 14 marzo, per la prima domenica ecologica del 2004. Poi via via le altre cinque, con divieto di accesso alle auto nella Ztl allargata (spiegata ieri mattina in commissione dall’assessore Maria Grazia Sestero) e in isole pedonali decise dalle circoscrizioni, dalle 10 alle 19, e dalle 6 alle 20 sull’asse di via Roma e piazza San Carlo. Il calendario delle sei domeniche senz’auto è stato illustrato ieri dall’assessore all’Ambiente, Dario Ortolano: la seconda, il 18 aprile, sarà dedicata «al consumo sostenibile». Tema del terzo appuntamento, il 16 maggio, sarà: «muoversi senza inquinare». Un arogmento - chiarisce - Ortolano - «caro a Torino, città capofila del progetto metano e dotata della più estesa rete di piste ciclabili: 70 chilometri». Quarta domenica con centro chiuso, il 6 giugno, nella giornata mondiale per l’Ambiente, indetta dall’Onu. «Si tratta - precisa l’assessore - di uno degli appuntamenti di rilievo per la tutela della natura, celebrato in oltre cento Paesi». Le domeniche ecologiche, riprenderanno, dopo la pausa estiva di luglio e agosto, il 26 settembre con la «giornata europea senz’auto». Iniziativa organizzata per la prima volta nel 1998. Infine, ultimo rendez vous del pedone, il 7 novembre, con particolare attenzione al patrimonio verde della Mole, sul tema: «Torino, parchi e fiumi». Il costo dell’operazione, nata nel 2000 su proposta dell’allora ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi, sarà di circa 34 mila euro, poco più di 65 milioni di lire. «È un’iniziativa accolta con favore dalla città», spiega Ortolano, rammaricandosi del fatto che il governo abbia eliminato gli incentivi e i finanziamenti decisi a suo tempo. L’Associazione commercianti (Ascom) accoglie le domeniche ecologiche come «male minore». Spiega il presidente Giuseppe De Maria: «Come sempre ci attiveremo per la loro riuscita, anche perché a nostro giudizio è meglio chiudere il centro cittadino in giorni festivi - non di sabato -, lontani da periodi di punta come Natale e fine anno». Sempre ieri l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero ha annunciato in commissione che la nuova «Ztl allargata» entrerà in funzione da luglio. Con tanto di porte e telecamere per segnalare le targhe dei trasgressori. E su questo problema la Cna (Confederazione nazionale dell’Artigianato), con una lettera aperta al sindaco, chiede di essere ascoltata. «Perché - scrivono il presidente Federico Casetta e il segretario Paolo Alberti - occorre concertare ogni provvedimento di per sé potenzialmente lesivo degli interessi economici del territorio». Ancora: «Limitare la circolazione alle auto non ecologiche nel periodo ottobre-marzo di ogni anno equivale, ad esempio, non far lavorare gli autoriparatori con almeno il 30 per cento dei loro clienti, impossibilitati dai divieti a portare le loro vetture dal meccanico». Per questo la Cna chiede all’amministrazione «un diverso approccio con la questione inquinamento»: concordando un piano, una più razionale organizzazione della viabilità cittadina e ripensando i tempi di attuazione della stessa Ztl.