Oli lubrificanti usati, Clini: “Eccellenti i risultati del COOU nella raccolta”
A Treviso il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha visitato il tir di CircOLIamo, la campagna di sensiblizzazione itinerante del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati
15 May, 2012
Il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha partecipato il 15 maggio alla tappa trevigiana di “CircOLIamo”, la campagna ambientalista itinerante del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati che sta toccando tutti i capoluoghi di provincia d’Italia allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati e ottimizzarne la raccolta.
“Il COOU – ha detto Clini nel corso della conferenza stampa – rappresenta una delle eccellenze italiane nel campo della salvaguardia ambientale, e ha conseguito risultati nel campo della raccolta e della rigenerazione di questo rifiuto pericoloso che fanno dell’Italia il Paese leader in Europa. La campagna CircOLIamo rappresenta uno dei momenti principali della partnership fra il Ministero dell’Ambiente e il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che è nata alcuni anni fa e ha contribuito al raggiungimento di questi eccellenti risultati”.
In tutta Italia, delle 431.000 tonnellate di olio lubrificante che sono state immesse al consumo nel 2011, il Consorzio ha raccolto 189.266 tonnellate di oli usati, oltre il 95% del potenziale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato il presidente del COOU Paolo Tomasi - ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%. E per fare ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dalle amministrazioni alle imprese, passando per i singoli cittadini”.
Per questo motivo il Consorzio ha ideato la campagna informativa itinerante “CircOLIamo”, che nel 2012 raggiungerà 59 province italiane. “Sono due, in particolare – ha aggiunto Tomasi - i messaggi che vogliamo comunicare: da un lato i pericoli che possono derivare dal contatto con i lubrificanti usati o dalla loro dispersione nell’ambiente, dall’altro i vantaggi per il sistema Italia che derivano dal riutilizzo degli stessi oli esausti. Con il nostro lavoro salviamo l’ambiente e al contempo aiutiamo il Paese a risparmiare nelle importazioni di petrolio”.