Puglia, approvata in commissione consiliare la proposta di legge per le rinnovabili
É stata approvata il 10 maggio 2012 dalla V commissione consiliare del Consiglio Regionale della Puglia la proposta di legge sulla "Regolazione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili". La Regione una volta approvata la legge in Consiglio Regionale aggiornerà il Piano energetico ambientale regionale (PEAR) e le linee guida regionali
15 May, 2012
Approvata dalla V commissione consiliare del Consiglio Regionale della Puglia, presidente Pentassuglia, la proposta di legge sulla "Regolazione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili". La proposta si è resa necessaria per dotare la Regione di una propria normativa per la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili che tenga conto della recente normativa comunitaria sulla materia e della evoluzione di quella nazionale.
Gli Stati membri dovranno adottare le norme interne di recepimento della nuova direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23/04/2009 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, direttiva che prevede il raggiungimento del 20% della quota complessiva di energia da fonti rinnovabili. L'Italia, inoltre, è tenuta a raggiungere l'obiettivo al 2020 per la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia pari al 17%. Nell'ordinamento comunitario è immanente il principio del controllo del consumo di energia europeo e del maggiore ricorso all'energia da fonti rinnovabili che, assieme ai risparmi energetici e all'aumento dell'efficienza energetica, costituiscono parti importanti del pacchetto di misure per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e per il rispetto del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici oltre il 2012.
La Regione una volta approvata la legge in Consiglio Regionale aggiornerà, entro 6 mesi dall'emanazione del decreto ministeriale che fisserà la ripartizione tra le regioni della quota minima in incremento dell'energia prodotta con il FER (energia da fonti rinnovabili), il Piano energetico ambientale regionale (PEAR) e le linee guida regionali. A loro volta i Comuni, entro tre mesi dall'approvazione della legge regionale, dovranno comunicare alla Regione le autorizzazioni già rilasciate, definire il potenziale contributo locale per l'insediamento di nuovi impianti, nell'ambito del perseguimento degli obiettivi stabiliti dal PEAR.
Gli ambiti di definizione della proposta di legge. Il provvedimento regionale pugliese definisce, tra l’altro, i profili localizzativi e procedimentali; gli interventi soggetti a procedura semplificata; le autorizzazioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili; l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici; norme per il recupero, il riciclaggio e/o smaltimento di impianti in dismissione; l’archivio delle imprese autorizzate con disposizioni in materia di lotta alla criminalità.
La ratio della innovata normativa comunitaria impone per l'appunto il perseguimento di obiettivi obbligatori ed un consistente incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili per conseguire il risultato della realizzazione di un modello energetico fondato sulle fonti diverse da quelle convenzionali. Nell'ambito della direttiva è pure previsto un ruolo importante delle Regioni e degli enti locali.
Questa legge quadro metterà ordine in un settore importante dell’economia pugliese e che contribuirà a un miglioramento della qualità ambientale della regione. Ora si attende l’approvazione del provvedimento in Consiglio regionale.