Kyoto incentiva il conferimento in discarica?
Si è svolto presso il Parlamento europeo un convegno dal titolo “The EU's Double Standards on Waste and Climate Policies” organizzato, tra gli altri, dall'Alleanza Globale per le Alternative all'Incenerimento. Secondo l'associazione, il meccanismo CDM previsto dal Protocollo di Kyoto incoraggerebbe il conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani
15 May, 2012
Il meccanismo di sviluppo pulito (Clean Development Mechanism), come si legge su Wikipedia, è uno dei meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto (art. 12), che permette alle imprese dei paesi industrializzati con vincoli di emissione di realizzare progetti che mirano alla riduzione delle emissioni di gas serra nei paesi in via di sviluppo senza vincoli di emissione. Lo scopo di questo meccanismo è duplice: da una parte permette ai paesi in via di sviluppo di disporre di tecnologie più pulite ed orientarsi sulla via dello sviluppo sostenibile; dall'altra permette l'abbattimento delle emissioni lì dove è economicamente più conveniente e quindi la riduzione del costo complessivo d'adempimento degli obblighi derivanti dal Protocollo di Kyoto. Le emissioni evitate dalla realizzazione dei progetti generano crediti di emissioni o CER (Certified Emission Reductions) che potranno essere utilizzati per l'osservanza degli impegni di riduzione assegnati.
Secondo la “Global Alliance for Incinerator Alternatives" (GAIA), che ha realizzato un rapporto sull'argomento, la promozione del meccanismo CDM per lo smaltimento dei rifiuti contraddirebbe gli standard europei di gestione dei rifiuti. Con questo meccanismo sarebbe incorraggiato il conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani, soprattutto organici, con un controproducente effetto di mitigazione del clima. Per GAIA, il CDM incentiverebbe indirettamente a riempire quanto più possibile di rifiuti una discarica, in contraddizione con la Direttiva sulle discariche (1999/31/CE), dal momento che più gas serra si catturano, più redditizio sarà il progetto.
“L'Ue la smetta di consentire l'acquisto di crediti di carbonio CDM da inceneritori e discariche che non fanno altro che incentivare l'inquinamento ed ostacolare pratiche virtuose come il riciclaggio”. E' stato il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare, a margine della conferenza “The EU's Double Standards on Waste and Climate Policies” organizzata il 15 maggio al Parlamento europeo da GAIA e ospitata insieme ai colleghi Raul Romeva (spagnolo, verde), Margrete Auken (danese, verde), Sirpa Pietikainen (finlandese, popolare) e Kriton Arsenis (greco, socialista). “Ci troviamo di fronte - ha aggiunto Zanoni - ad un chiaro controsenso legislativo che per pulire l'Europa dai rifiuti sporca altre parti del mondo e, alla fine, inquina l'atmosfera di tutti quanti”.
2 commenti
Scrivi un commentoenrico valentini
23.05.2012 17:05
Le emissioni degli impianti di ricupero energetico da RSU sono alternative alle fonti fossili tradizionali. La discarica con la emissione di biogas (50%CO2 50% CH4) ha un potenziale climalterante 21 volte maggiore!
enrico valentini
23.05.2012 17:05
la madre degli stolti è sempre in cinta. Le emissioni degli impianti di ricupero energetico da RSU sono alternative alle fonti fossili tradizionali. La discarica con la emissione di biogas (50%CO2 50% CH4) ha un potenziale climalterante 21 volte maggiore!