Condizionatori spenti: le circoscrizioni chiedono delle deroghe
La circolare che stabilisce la non accensione dei condizionatori per le "note difficoltà economiche del Comune" scatena una serie di malumori a Palazzo Civico e nelle circoscrizioni. Nadia Conticelli, la coordinatrice dei presidenti, denuncia: "C'è un problema di salute pubblica, sono necessarie almeno delle deroghe"
16 May, 2012
Come prevedibile la lettera spedita dal direttore generale del Comune di Torino Cesare Vaciago a tutte le strutture comunali per informare che per le "note difficoltà economiche del Comune è necessario che l’attivazione degli impianti di condizionamento centralizzati e dei condizionatori portatili sia esclusa per tutta la prossima stagione estiva" ha scatenato una serie di proteste.
Oltre ai malumori di diversi dipendenti di Palazzo Civico per una scelta che arriva a ciel sereno attraverso una breve circolare, il fronte salva-condizionatori prende piede nelle circoscrizioni. Nadia Conticelli, la coordinatrice dei presidenti, denuncia "C'è un problema di salute pubblica, i condizionatori sui territori riguardano alcuni uffici decentrati dislocati ad esempio nei sottotetti, prefabbricati o altri luoghi particolarmente invivibili nel periodo estivo e poi i centri emergenza anziani, uno o due per territorio. Nelle scelte questi elementi non si possono ignorare e non si può nemmeno pensare di chiudere degli uffici con la bella stagione. Sono necessarie almeno delle deroghe". L'ipotesi di alcune deroghe peraltro era già stata esplicitata dallo stesso Vaciago nella circolare incriminata: "Eventuali deroghe, per comprovate motivazioni, dovranno essere autorizzate dal Servizio Sostenibilità Energetica della Città".
E´ rivolta contro lo stop ai condizionatori in Comune - da La Repubblica del 16.05.2012