Rifiuti, Pecoraro ha deciso: per il dopo-Malagrotta c'è Corcolle
Il prefetto capitolino è pronto a illustrare il piano su Corcolle al premier Mario Monti: dopo la chiusura di Malagrotta sarà questa l'area che potrebbe ospitare la discarica. Associazioni sul piede di guerra partendo da un dato di fatto: la vicinanza con il sito archeologico di Villa Adriana
19 May, 2012
Corcolle è il candidato ormai unico ad ospitare la discarica, all'indomani dell'ormai prossima chiusura di Malagrotta. La scelta è stata effettuata dl Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, commissario delegato all'emergenza rifiuti. E presto si presenterà dal premier Mario Monti con alcune relazioni tecniche sull'area individuata.
Ma intanto si sono già accese le polemiche. Corcolle infatti non è molto distante dal sito archeologico di Villa Adriana. Di recente, il Ministro Clini aveva suggerito tra i 7 siti individuati dalla Regione Lazio dove far sorgere la discarica Monte Carnevale e Pizzo del Prete. Secondo il Ministro dell'Ambiente, maggiore attenzione andava posta attorno a questi due nomi, rimandando poi la scelta del luogo al prefetto Pecoraro. Allora fu escluso Corcolle, insieme a Riano Quadro Alto e Pian dell'Olmo, per varie ragioni. In primo luogo per problemai di natura idrogeologica che rendenvano i siti non compatibili col progetto della discarica. Ma c'era un'eccezione: la preventiva ed effettiva dimostrazione di realizzabilità. Ora però i comitati sono pronti a dare battaglia soprattutto su un punto: Corcolle è vicinissimo a Villa Adriana.
"Si è deciso di risolvere il problema dell'emergenza partendo dal sito con il maggior numero di vincoli, a colpi di deroghe, contro il parere formale di tutte le Autorità competenti, causando un conflitto Istituzionale ed anche un grave danno all'immagine internazionale del nostro Paese" - dice Gianni Innocenti del Comitato Uniti contro le discariche. Secondo il prefetto Pecoraro, Corcolle è area idonea. Ma c'è un dato che al momento non convince a pieno nessuno, neanche il premier Monti: Corcolle potrebbe accogliere solo il 20% dei rifiuti trattati. Pecoraro ha già informato Monti che nelle prossime due settimane presenterà due nuove relazioni tecniche più particolareggiate. Ma la tensione resta alta.