Quanto ha pesato l'inceneritore sul risultato di Parma?
Eco dalle Città ha chiesto un commento ad Aldo Caffagnini, presidente di Gestione Corretta Rifiuti e Risorse, l'associazione che da anni si batte contro la costruzione dell'inceneritore di Parma
22 May, 2012
"Il risultato ci ha sorpresi. Ci aspettavamo una vittoria di misura, non certo con questi numeri". E' il commento post-voto di Aldo Caffagnini, presidente di Gestione Corretta Rifiuti e Risorse, l'associazione che da anni si batte contro la costruzione dell'inceneritore di Parma. "A favore della vittoria del candidato del Movimento 5 Stella - ha continuato Caffagnini - avrà anche giocato la liberta di voto lasciata dal Popolo della Liberta. Una parte consistente dei loro elettori ha scelto Pizzarotti".
Ma quanto ha pesato il fattore "inceneritore" sul risultato? "Non abbiamo ancora avuto modo di fare un'attenta analisi dei risultati del ballottaggio - ha dichiarato il presidente di Gcr -. Possiamo dire però che nel corso della campagna elettorale è stata recipita l'importanza del tema. Inizialmente il centro-sinistra ha cercato di lasciare il tema nelle retrovie. L'inceneritore veniva visto come uno spauracchio. Già i risultati del primo turno hanno però messo in luce, ammissione fatta anche dal candidato Bernazzoli, che spendersi a favore del forno aveva dato un risultato negativo. Tanto che il PD cercò una rincorsa sui temi dei “No termo”, intitolando addirittura una serata Verso rifiuti zero, ospitando l'assessore che a Reggio Emilia l'inceneritore lo ha spento e il sindaco di Forlì che si è costituito parte civile contro gli inceneritori di Hera".