Fotovoltaico: entro il 2017 costerà quanto le fonti fossili
Secondo uno studio della società di ricerche GlobalData, entro il 2017 l'energia fotovoltaica raggiungerà la competitività con i combustibili fossili in Cina e negli Stati Uniti. La grid parity sarà raggiunta grazie all'aumento delle installazioni a alla crescita del costo di petrolio e gas
25 May, 2012
Il fotovoltaico diventerà presto competitivo con i combustibili fossili sul mercato americano e su quello cinese. A sostenerlo è uno studio appena pubblicato dalla società di ricerche di mercato GlobalData, intitolato “Grid parity per l'energia eolica e solare - Outlook Future e analisi d'impatto”. I primi a raggiungere la parità di costo tra fonti energetiche fossili e fotovoltaico, secondo gli analisti, saranno gli Stati Uniti, dove già nel 2014 alcune aree raggiungeranno la grid parity fotovoltaica nel comparto domestico. Per raggiungere la competitività su tutto il territorio, però, gli americani dovranno attendere il 2017. Stessa prospettiva temporale anche la Cina, che al momento rappresenta già il maggiore produttore mondiale di pannelli solari.
Ma da cosa dipende questa accelerazione verso la grid parity? Secondo gli esperti di GlobalData, la risposta è semplice: l'aumento delle installazioni (la capacità mondiale di solare fotovoltaico è aumentata del 100% tra il 2009 e il 2011, ndr) ha determinato un calo dei costi delle componenti. La contemporanea crescita del prezzo dei combustibili fossili ha contribuito a rendere l'energia solare più competitiva, tanto da avvicinare il momento in cui il fotovoltaico potrà essere conveniente anche in assenza di incentivi statali.
Al momento, si legge nel documento, il fotovoltaico rappresenta il 14% della capacità elettrica globale proveniente da fonti rinnovabili, ma è la tecnologia che si sta sviluppando più rapidamente rispetto alle altre, con un tasso di crescita annuo del 56,4% negli ultimi cinque anni. Di questo passo, sottolineano gli analisti, la capacità mondiale di energia fotovoltaica potrebbe raggiungere i 362.842 Megawatt entro il 2020.