Attacchi da Confindustria Puglia a Regione: la replica di Nicastro
Alle dichiarazioni del reggente di Confindustria Puglia, l'assessore all'ambiente Lorenzo Nicastro replica con una nota. Prioritario per la regione, rimane la riduzione dei carichi emissivi dei poli industriali
25 May, 2012
“Abbaiare alla luna rispetto a scelte di politica ambientale che impongono prescrizioni alle industrie con stabilimenti produttivi sul nostro territorio regionale vuol dire guardare al sistema economico del paese con le lenti offuscate dello scorso secolo. Un approccio al sistema industriale che ha determinato le criticità ambientali che oggi abbiamo ereditato e che, con le scelte del Governo Regionale e con il lavoro del Consiglio, stiamo cercando di arginare”. Così l'Assessore Lorenzo Nicastro in merito alle dichiarazioni del reggente di Confindustria Puglia.
“Sebbene vi siano le Autorizzazioni Ambientali, longines replica watches in particolari congiunture ed in presenza di rischi per la salute dei cittadini e per la salvaguardia ambientale, è necessario imporre la riduzione dei carichi emissivi dei poli industriali. Tale attività è una delle azioni prioritarie del Governo regionale non con l'obiettivo, surrettiziamente addossatoci, di mortificare il tessuto economico ma con l'aspirazione di coniugare il tema dello sviluppo e dell’occupazione con i propri compiti istituzionali. Per anni, anche soggetti industriali pubblici, hanno approcciato al territorio – prosegue Nicastro – con la logica di Bozzetto e oggi raccogliamo i frutti di intere aree da bonificare”.
“La recente proposta di legge approvata alla unanimità dalla V commissione consiliare competente, rappresenta un unicum nello scenario nazionale. Ancora una volta la Regione Puglia si candida ad essere apripista. E’ già accaduto nel passato con la diossina ed il benzoapirene e nessuna industria è fuggita a gambe levate dalla Puglia. Anzi! La maturità del comparto industriale ha garantito il raggiungimento degli obiettivi imposti fino a far diventare le leggi pugliesi oggetto di studio internazionale per gli ottimi risultati conseguiti”.
“Gli iter autorizzativi, cui il reggente di Confindustria fa riferimento, non sono un talismano contro le criticità. E' evidente che la rete delle Autorità Ambientali regionali ha il compito istituzionale di vigilare e di intervenire laddove vi siano situazioni a rischio o di prevenirle alle prime avvisaglie. Devo dire – conclude Nicastro – che nel percorso, recente, di preparazione del piano di risanamento per la zona di Taranto abbiamo trovato imprenditori ben più illuminati del presidente che hanno compreso le esigenze di contenimento delle emissioni ed hanno programmato interventi per la loro riduzione. Chi pensa di tenere distinta la sostenibilità ambientale da quella economica si assume una pesantissima responsabilità sociale e storica.
Confindustria: Vendola distrugge le imprese - da la Gazzetta del mezzogiorno.it del 25 maggio 2012