Clini: "Roma è vicina a un punto critico, presto il nuovo sito per la discarica"
Il ministro dell'Ambiente, dopo lo stop all'area di Corcolle, lancia l'allarme sul tema rifiuti a Roma. La capitale non è in regola con l'Ue, Malagrotta va chiusa,e nelle prossime due settimane c'è da individuare un sito per la nuova discarica. Monte Carnevale in pole
27 May, 2012
"A Roma avrebbero dovuto decidere 15 ani fa: ora siamo arrivati ad un punto che potrebbe diventare critico. Sono convinto che nelle prossime settimane saremo in grado contemporaneamente di individuare il sito alternativo per la discarica temporanea e di far partire la raccolta differenziata che secondo le nostre valutazioni potrebbe raggiungere almeno il 50% nei prossimi 18 mesi. Questo sarebbe un passo molto importante". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, parlando della situazione dei rifiuti nella Capitale dopo lo stop alla discarica a Corcolle.
"Se poi a questo aggiungiamo la possibilità di raccogliere la frazione umida dei rifiuti per trasformarla in compost - ha continuato - potremmo ridurre la quantità di rifiuti da portare in discarica del 75% rispetto ad oggi. Questo si può fare nell'arco dei prossimi 18-24 mesi", ha aggiunto Clini.
"Penso - ha denunciato ancora il ministro- che Roma sia stata viziata dall'esistenza di una discarica molto capiente che ha consentito di rimuovere la questione dei rifiuti per molti anni. Questo, però, non giustifica tutti coloro che dagli anni '80 non hanno assunto tutte le decisioni che dovevano essere assunte per allineare Roma alle direttive europee. Dal 1991 tre direttive europee indicano la strada per ridurre la quantità di rifiuti, aumentare la raccolta differenziata e aumentare il recupero di materia dei rifiuti. Questo a Roma non è avvenuto".
Quanto alla ubicazione della nuova discarica capitolina, "il sito di Monte Carnevale - ha detto il ministro- è un sito sicuro perché è su ottanta metri di argilla ed è dotato di una barriera naturale molto consistente, ricordando che su Monte Carnevale "erano state sollevate delle obiezioni dal Ministero della Difesa. Ma "abbiamo verificato insieme - ha reso noto Clini- le condizioni che potrebbero rendere possibile in quel sito la realizzazione di una discarica".
Per quanto riguarda Corcolle, ha continuato Clini, "il sito era stato indicato come idoneo dalla Regione e scelto tra sette siti segnalati come adatti per farci una discarica. Poi il Prefetto ha considerato questa una soluzione idonea, ma gli elementi negativi per quel sito già esistevano. Il rapporto dell'autorità bacino del fiume Tevere e il piano stralcio per la protezione, per esempio del sistema acquifero, è stato adottato con un decreto del Presidente del Consiglio Ministri nel 2009, quindi si conoscevano già da tre anni le controindicazioni per scegliere quel sito".
2 commenti
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30.05.2012 08:05
Signor Cosimo, non esistono impianti miracolosi ma soltanto gestioni oculate, graduali e silenziose, ad opera di TECNICI. Oltre ad essere tutti allenatori di calcio e esperti di sismologia, gli italiani sono diventati improvvisamente esperti di discariche. tutto quanto sta accadendo, seppure involontariamente, altro non è che un garantire il persistere di soluzioni emergenziali, che avvantaggiano soltanto soggetti privati più o meno spregiudicati, con costi moltiplicati per il cittadino.
Lavoro nel settore da più di dieci anni, posso essere definito un "esperto", e non mi risultano soluzioni rivoluzionarie diverse da: norme per semplificare la gestione per alcuni materiali di scarto non pericolosi, creare il mercato e l'industria del riciclo PRIMA DELLA RACCOLTA, specie per l'organico che pesa fino al 40% del rifiuto urbano, creare un mercato di VERO COMBUSTIBILE da rifiuto, da bruciare nelle centrali e non negli inceneritori,gestire il conflitto sociale legato al NIMBY con un dialogo TECNICO E NON POPULISTA ed infine, realizzare qualche discarica per il residuale (il 100% di riciclo è fisicamente irrealizzabile).
Adesso purtroppo ci possiamo muovere soltanto con una nuova discarica e rapidissimamente creare presupposti per ridurre i rifiuti facendogli prendere altre strade già da subito, specialmente la frazione organica, gli imballaggi e la frazione combustibile.
Resista alla tentazione del qualunquismo, purtroppo siamo rimasti in pochi!
Grazie un saluto
cosimo
28.05.2012 10:05
se Clini è serio faccia tirare subito fuori ad AMA l'impianto di cui ha parlato cioè quello da 800 tonnellate al giorno di rifiuti per produrre per Alitalia biocarburanti, anzi, finanziasse il raddoppio a 1600 tonnellate al giorno con i 30 milioni che dice di avere. Cosi darebbe un segno della sua serietà e tranquilizzerebbe le popolazioni dove andrà la nuova discarica che questa non sarà la Malagrotta 2 in quanto le quantità conferite saranno sensibilmente inferiori del passato