I lampioni accorciano i tempi per risparmiare sulla bolletta
Il Comune spegne anche fontane e condizionatori. Vaciago: scelta senza effetti per i cittadini ma che ci costerà 400mila euro in meno - da La Repubblica del 30.05.2012
30 May, 2012
Diego Longhin
Occhio alle lampade dei lampioni. Fra qualche settimana si accenderanno più tardi del solito e si spegneranno un po´ prima. Una manciata di minuti in tutto, tanto che le pupille dei torinesi manco se ne accorgeranno. Non sarà così, invece, per la bolletta di Palazzo Civico, che sarà un po´ più leggera grazie alla sforbiciata. Di quanto? Il city manager Cesare Vaciago sta ancora facendo i conti, il taglio fa parte di un accordo più complessivo che il Comune sta discutendo con Iren. Si parla di migliaia e migliaia di euro, oltre i 400 mila, e il direttore generale è convinto di riuscire ad andare oltre. Un risparmio che Vaciago definisce «oculato, senza effetti sui cittadini, da tipico padre di famiglia che tiene sott´occhio le luci accese in casa: se non è necessario, si spengono».
Il Comune, in un primo momento, aveva lanciato anche l´idea di spegnere i lampioni nei parchi dopo le due di notte. Ma è arrivato il «no» della questura: problemi di sicurezza, meglio evitare. Così si è pensato alla sforbiciata di pochi minuti per recuperare un po´ di soldi. Sempre sul fronte lampioni c´è anche il piano pluriennale di sostituzione delle lampade di cui si sta occupando l´assessore all´Ambiente, Enzo Lavolta. Un progetto pluriennale che produrrà risparmi stimati in milioni.
La sforbiciata sull´illuminazione pubblica è uno dei punti per rendere le bollette più leggere. Altra voce? L´aria condizionata in tutti gli uffici del Comune. Questione su cui il city manager ha fatto dietrofront rispetto alla circolare di un mese fa: gli impianti funzioneranno e i dipendenti non dovranno andare in ufficio in canottiera. Ma funzionerà solo di giorno, e non di notte come avveniva in passato. «Facendo una ricognizione con i tecnici - dice Vaciago - abbiamo scoperto che i due terzi dei consumi erano concentrati soprattutto dopo l´orario d´ufficio». Ed in più bisognerà rispettare alcune temperature: 28 gradi se si tratta di uffici chiusi al pubblico, un po´ più bassi per le zone adibite a sportelli o per i centri anziani. Punto su cui si erano impuntate le Circoscrizioni scrivendo, attraverso la coordinatrice Nadia Conticelli, al sindaco e al city manager per rivedere la direttiva.
Se l´aria condizionata rimarrà accesa, le fontane saranno spente, tranne quelle monumentali, per lo più concentrate in centro, a parte i casi particolari come l´Igloo di Merz. Tutte le altre avranno l´interruttore su "off", così si ridurrà il consumo di elettricità e si eviteranno spese di manutenzione. E su questo punto i rappresentanti dei quartieri sono d´accordo. «Così si recupera il mancato spegnimento dell´aria condizionata di giorno», dice Vaciago. Il piano sarà messo a punto, in maniera definitiva, nei prossimi giorni ed è parte integrante dei risparmi compresi nel bilancio 2012.
I conti sono ormai chiusi, l´assessore Gianguido Passoni è riuscito in quella che si annunciava come un´impresa e oggi presenterà le linee guida nella riunione di maggioranza, mentre venerdì la giunta Fassino darà luce verde e partirà l´iter in Sala Rossa.