"Gli italiani amano l'auto elettrica" (ma non la comprano)
Presentati i dati del III Osservatorio Deloitte dell’Auto Elettrica: "Sostituendo 100 mila veicoli a combustione con altrettanti mezzi elettrici si ridurrebbe il particolato dal 70% al 90% l’anno. Gli italiani dicono di amare l'auto elettrica, ma ne hanno comprate appena 300 su oltre 1.750.000 immatricolazioni"
30 May, 2012
Gli italiani dimostrano di apprezzare l’auto elettrica e più della metà sarebbero interessati a prenderne in considerazione l’acquisto consentendo, oltre ad un risparmio di circa l’ 85% dei costi di alimentazione (su un utilizzo di circa 10.000 Km annui) un miglioramento della qualità del’aria. Infatti si stima che sostituendo 100 mila veicoli a combustione con altrettanti mezzi elettrici si riduca dal 70% al 90% l’anno il particolato e di circa 350/400 tonnellate il monossido di azoto.
Ma questi numeri si scontrano con le evidenze dei dati di vendita. Nel 2011 infatti si sono vendute nel nostro Paese meno di 300 auto elettriche su un totale di circa 1.750.000
immatricolazioni. Partendo da questi dati contrastanti che sono emersi dal III Osservatorio Deloitte dell’Auto Elettricanell'ambito del convegno dal titolo “E-car 2012: anno della svolta elettrica?”.
“Nei prossimi anni il mercato potenziale di auto elettriche in Italia potrà essere di circa 30-35 mila vendute in un anno - afferma Marco Martina, partner di Deloitte ed esperto del settore automotive - Per questo siamo davanti ad una grande opportunità che può portare benefici all’intero sistema Paese sia in termini economici, sia di qualità di vita e di mobilità intelligente”.
Ma solo il 32% degli automobilisti italiani accetterebbe un'autonomia inferiore ai 160 km, rispetto al comportamento degli automobilisti di Brasile, India e Giappone che si aggira intorno al 45%. In realtà, analizzando il comportamento medio degli automobilisti europei, si scopre che il 90% degli europei non percorre più di 60 km al giorno e, quindi, l'autonomia compresa tra i 100 Km e i 200 Km che la tecnologia di oggi consente, sarebbe sufficiente a colmare le esigenze della maggior parte dei cittadini europei.
Inoltre, sono i tempi di ricarica a costituire ancora una barriera importante d'acquisto. Dalla ricerca emerge infatti che quasi il 70% degli italiani prenderebbe in considerazione l'acquisto di un veicolo elettrico con un tempo di ricarica completa della batteria inferiore alle 2 ore. Fondamentale, quindi, agevolare la diffusione dell'installazione nelle aree pubbliche di colonnine a cura delle società distributrici di energia e, sul versante privato, il diritto di collocare punti di ricarica nei parcheggi condominiali al fine di creare una rete infrastrutturale per la ricarica dei veicoli che consenta un importante sviluppo della mobilità sostenibile.
Utile ai fini dell'acquisto anche l'utilizzo di test drive da parte delle case automobilistiche e la diffusione della mobilità elettrica tra taxi e mezzi di trasporto pubblico sul modello di Londra che, entro il 2015, si è posta l'obiettivo di 25mila punti di ricarica e di oltre mille mezzi pubblici elettrici. Importante anche il prezzo. La maggioranza degli automobilisti italiani sarebbero disposti a spendere un massimo di 15.000 euro per l'acquisto di un veicolo elettrico unitamente ad una serie di incentivi.
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