L'Ue avverte l'Italia sull'emergenza rifiuti a Roma: "Due mesi per conformarsi alle direttive europee"
L'Ue chiede un giro di vita sulla discarica di Malagrotta e che si riformi il "trattamento" dei rifiuti, sia quelli destinati alla discarica sia quelli che andranno al riciclo: non basterà sminuzzarli, ma dovranno subire un preciso trattamento meccanico-biologico
01 June, 2012
La commissione Europea mette alla frusta l'Italia. Con l'invio di un secondo avvertimento formale, l'Ue chiede al Belpaese di "conformarsi entro due mesi" alle norme Ue per un adeguato pretrattamento dei rifiuti collocati nella discarica dei veleni, la più grande d'Europa, e in altre nel Lazio.Altrimenti "potrà decidere di adire la Corte di giustizia dell'Ue" .
L'Esecutivo Ue si dice "preoccupato": altre discariche situate nella Regione Lazio, potrebbero trovarsi nelle stesse condizioni.
Dopo la lettera di messa in mora del 17 giugno 2011, su proposta del responsabile per l'ambiente Janez Potocnik, la commissione Ue ha quindi dato il suo secondo avvertimento, perché attualmente i rifiuti non vengono trattati adeguatamente prima di essere depositati nei centri di raccolta e "nel piano di gestione dei rifiuti per la regione Lazio adottato nel gennaio 2012 sono state riscontrate contraddizioni tra la capacità di trattamento meccanico-biologico nel Lazio e il quantitativo di rifiuti prodotto nella Regione", si legge nella nota diffusa da Bruxelles.
"Vista l'interpretazione restrittiva della definizione di sufficiente pretrattamento di rifiuti da parte delle autorità italiane – continua la commissione- la discarica di Malagrotta contiene rifiuti che non hanno subito il pretrattamento prescritto". Ma che significa nello specifico? Ce lo conferma anche Legambiente Lazio: "La direttiva sulle discariche parla chiaro: i rifiuti devono essere trattati prima di essere interrati e cioè devono subire processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero".
Inoltre l'Ue fa notare che le autorità italiane ritengono che i rifiuti interrati a Malagrotta dovrebbero essere considerati come se avessero subito un pretrattamento, in quanto sono stati sminuzzati prima di essere interrati. Tuttavia, secondo la commissione, il fatto di sminuzzare o frantumare rifiuti indifferenziati prima di interrarli non è sufficiente in quanto occorre un trattamento meccanico-biologico dei rifiuti per stabilizzarne il contenuto organico, processo atto a ridurre il possibile inquinamento. Il gruppo di lavoro comunitario si preoccupa del fatto che non tutti i rifiuti che vengono interrati nelle discariche abbiano subito il prescritto trattamento meccanico-biologico.