Rinnovabili, le associazioni: «Basta incertezze sugli incentivi»
Dagli Stati generali delle associazioni delle rinnovabili e dell’efficienza energetica un appello al governo perché non modifichi gli incentivi per le rinnovabili almeno fino alla fine di settembre. Chieste anche delle agevolazioni per i comuni terremotati dell'Emilia Romagna
04 June, 2012
«Di slittamento in slittamento i decreti sulle rinnovabili non escono mai. Né quelli sulle rinnovabili elettriche né quelli sulle termiche, che dovevano essere firmati entro lo scorso anno tra luglio e settembre. Inoltre, siamo ancora in attesa delle specifiche tecniche sul biometano su cui l'Autorità ha appena avviato consultazione con un anno di ritardo». Lo scrivono, in un comunicato congiunto, AES, AIEL, ANEST, ANEV, ANIE/GIFI, APER, ASSIEME, Assolterm, Assosolare, ATER, CIB, Comitato IFI, Confagricoltura, CPEM, GIGA, ISES Italia, ITABIA, Kyoto Club e Legambiente, protestando anche per il fatto che, nel frattempo, è stato già annunciato il Quinto conto energia sul fotovoltaico, che ha creato ulteriore incertezza in tutto il comparto, soprattutto per l’indeterminatezza dell’entrata in vigore.
Una incertezza che, come le associazioni hanno già dichiarato da tempo, rischia di penalizzare gravemente il settore. Pertanto, riunite nei cosiddetti "Stati generali delle associazioni delle rinnovabili e dell’efficienza energetica", le sigle chiedono al Governo:
- di dichiarare subito che l'attuale schema incentivante non verrà modificato almeno fino al 1° ottobre, come ormai da più parti segnalato;
- che vengano innalzate le soglie di potenza per le aste al ribasso, uniformandole per tutte le tecnologie, e che vengano superati i registri con l’introduzione di meccanismi automatici e progressivi di adeguamento delle tariffe al crescere dell’installato;
- che ci sia una proroga degli attuali meccanismi di incentivazione per tutti gli impianti realizzati nei territori dei Comuni emiliani colpiti dal terremoto ai quali viene riconosciuto lo stato di calamità naturale;
- che, visto l’estremo ritardo del Governo, slitti l’applicazione del decreto sulle rinnovabili elettriche di un periodo uguale al ritardo accumulato;
- che siano condivise con le associazioni di categoria le bozze dei decreti sulle rinnovabili elettriche, termiche e l’efficienza energetica.
«Chiediamo infine - concludono le associazioni - che venga resa pubblica la Strategia energetica nazionale per valutare quale evoluzione si immagina per il nostro sistema energetico e la sua coerenza con gli scenari europei».