Legambiente, dieci proposte per la gestione dei rifiuti
Nel corso di un convegno organizzato a Roma, l'associazione ambientalista presenta un decalogo che potrebbe migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti, soprattutto nelle aree del paese ancora in grave ritardo su differenziata e riciclo
07 April, 2009
Dieci proposte per migliorare la gestione dei rifiuti in tutto il paese. Il decalogo è stato presentato da Legambiente nel corso del convegno “Rifiuti made in Italy”, che si è tenuto oggi a Roma. Durante il convegno, l'associazione ambientalista ha sottolineato, accanto ai ritardi e alle mancanze che affliggono ancora molte regioni del centro-sud, le tante buone pratiche portate avanti da comuni piccoli e grandi in materia di riduzione a monte dei rifiuti, raccolta differenziata, riciclo, etc. Eccellenze che potrebbero diventare una regola generalizzata applicando, secondo Legambiente, dieci chiare regole:
1. Aumentare il costo dello smaltimento in discarica;
2. Diffondere le raccolte differenziate domiciliari in tutti i comuni italiani;
3. Completare la rete impiantistica per il recupero e il trattamento dei rifiuti;
4. Rivedere il sistema di premialità/penalità e cancellare il CIP6;
5. Promuovere la diffusione delle buone pratiche sulla prevenzione;
6. Avviare la redazione del Programma nazionale di prevenzione;
7. Promuovere la qualità delle raccolte differenziate;
8. Garantire la certezza normativa, a partire dal passaggio tassa/tariffa;
9. Chiudere la stagione dei commissariamenti per l'emergenza rifiuti;
10. Introdurre i delitti ambientali nel codice penale, garantire l'uso delle intercettazioni contro i trafficanti di rifiuti.
L'adozione di questo decalogo potrebbe servire a risolvere quella che, in molte aree del paese, è ancora un'emergenza. In Italia, infatti, il 49% dei rifiuti urbani viene ancora smaltito in discarica, con il record di Molise e Sicilia che raggiungono rispettivamente le percentuali del 95 e 93%. Negli ultimi 15 anni 5 regioni - Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia - sono state commissariate per l'emergenza rifiuti, costata agli italiani circa 1,8 miliardi di euro, senza aver ottenuto alcun risultato tangibile. Clamoroso il ritardo impiantistico nel meridione d'Italia dove è attivo addirittura il 45% delle discariche di tutto il Paese, solo il 16% degli impianti di compostaggio di qualità e il 30% degli impianti per il trattamento meccanico biologico.
Legambiente sottoporrà le sue proposte al governo e al parlamento.