Green economy, Ocse: da rinnovabili e rifiuti 5 milioni di posti di lavoro in Europa
Secondo un rapporto dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la sostenibilità rappresenta una risposta vincente alla crescente disoccupazione nei Paesi Ue. Rinnovabili, efficienza e rifiuti i settori chiave, ma occorrono incentivi e una burocrazia più agile
05 June, 2012
La green economy è in grado di risollevare le sorti dell'economia europea, soprattutto grazie al contributo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Lo sostiene il rapporto “The jobs potential of a shift towards a low-carbon economy”, pubblicato dall'Ocse in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente (vedi allegato). Lo studio, in particolare, stima che lo sviluppo delle energie rinnovabili e la promozione di interventi per aumentare l'efficienza energetica potrebbero creare fino a cinque milioni di nuovi posti di lavoro di qui al 2020.
«Abbiamo stimato – ha spiegato Laszlo Andor, commissario Ue all’Occupazione, durante la presentazione del rapporto - che il potenziale occupazionale legato allo sviluppo delle energie rinnovabili è di tre milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020 e quello legato all’attuazione di singole misure di efficienza energetica è di ulteriori due milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020».
Si tratterebbe di un vero e proprio toccasana per la malconcia economia della zona Euro, che solo nel mese di aprile 2012 ha visto svanire ben 110mila posti di lavoro (dati Eurostat, ndr), con un tasso di disoccupazione che ormai supera l'11%. Ma le rinnovabili e il risparmio energetico non sono le ultime armi a disposizione del Vecchio Continente per allentare la morsa della crisi. Il solo settore dei rifiuti, spiega il rapporto Ocse, potrebbe creare oltre 400mila nuovi occupati entro il 2020. Altri 560mila, inoltre, potrebbero venire dal riciclo di materie prime particolarmente strategiche per l'economia Ue.
Ma come fare per attuare questo vero e proprio miracolo verde? L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico suggerisce tre strategie fondamentali per favorire la crescita della green economy, a cominciate dal supporto che i governi dovrebbero fornire nel ricollocare i lavoratori delle imprese in crisi a quelle a “trazione ecologica”. Indispensabili inoltre, incentivi per la ricerca e l'innovazione in salsa verde e per la diffusione delle tecnologie eco-efficienti, nonché l'alleggerimento della burocrazia. L'Ocse, infine, suggerisce agli Stati europei di riformare il sistema fiscale, introducendo benefici per i lavoratori e facilitando le assunzioni.