"Aperitivo a Rio"...(+20): la serata di Italian Climate Network
Federico Antognazza, Vice presidente di Italian Climate Network ci racconta la serata organizzata per fare il punto su Rio(+20), il summit internazionale che comincerà il 20 giugno a Rio de Janeiro
06 June, 2012
Ieri, 5 giugno, in occasione della giornata mondiale dell’Ambiente, si è tenuto a Milano “Aperitivo a Rio(+20)”, un evento promosso da Italian Climate Network, ONG italiana impegnata sul tema dei cambiamenti climatici, in collaborazione con Emanuele Lazzarini, consigliere comunale di Milano, nel quale si è fatto il punto sull’imminente summit di Rio+20, che si terrà a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno.
Se ne è discusso con Emanuele Bompan, giornalista freelance, il quale ha evidenziato la carenza di informazione che vi è attualmente in Italia su questo tema “la CNN ha dedicato una rubrica settimanale per preparare l’opinione pubblica al summit di Rio, in Italia non ve ne è traccia”. Il rischio è quello che il summit passi in silenzio nella sua fase preparativa, in modo tale che si crei una specie di rassegnazione per un eventuale fallimento dei negoziati. La speranza è che la partecipazione del Presidente del Consiglio Mario Monti, e la partecipazione dell’Italia nell’Executive Bureau della Conferenza, possano “svegliare” la stampa per garantire una maggiore informazione su questa cruciale conferenza internazionale.
Fallimento che tuttavia sembra possibile, come ha raccontato Alexios Mantzarlis, consulente presso lo United Nations Development Programme (UNDP) [http://www.undp.org], nel suo video messaggio da New York. Mantzarlis, tuttavia, ha alimentato tre speranze: la prima è che a Rio si riescano ad individuare delle linee guida per gli obiettivi di sviluppo sostenibile che sostituiscano gli obiettivi del Millennio, in scadenza nel 2015; questi obiettivi (sociali, ambientali ed economici) potrebbero essere più ambiziosi in quanto universali, validi per i paesi più ricchi e per quelli più poveri; la seconda riguarda le ripercussioni che la conferenza di Rio+20 avrà sui livelli locali, oramai investiti di un ruolo centrale nel processo di cambiamento; la terza è quella che si riesca finalmente a definire un nuovo indicatore globale che possa rappresentare sia gli aspetti economici che quelli ambientali.
Infine, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, ha illustrato molto chiaramente quel ruolo chiave che le comunità locali hanno nella ricerca della sostenibilità, evidenziando la centralità di una città come Milano nell’avviare nuovi percorsi e nuovi modi di vivere la città stessa. Le scelte della politica però non possono essere estranee all’opinione pubblica: devono invece essere compiute attraverso percorsi di partecipazione, informazione e soprattutto attraverso un approccio organico nel proporre il cambiamento. Cambiamento che, tuttavia, non può essere immediato in quanto, purtroppo, la politica ha tempi tecnici di attuazione che possono talvolta rendere lenti alcuni processi. In questa direzione vanno la rinnovata adesione del Comune di Milano al Patto dei Sindaci e il progetto di efficientamento energetico di dieci edifici comunali.
Federico Antognazza
Vice presidente Italian Climate Network