Quinto conto energia, i Comuni soddisfatti dal confronto col Governo
Mentre le Regioni sembrano ancora scontente dei passi avanti compiuti in Conferenza unificata, l'Anci esprime soddisfazione per la disponibilità manifestata dal Governo a modificare il testo del Quinto conto energia. Ottimista anche il commissario Ue all'Energia, che qualche giorno fa ha inviato una lettera di reclamo al nostro Esecutivo
07 June, 2012
Giudizi discordanti, tra gli enti locali, a valle della Conferenza unificata dedicata al Quinto conto energia sul fotovoltaico. Se le Regioni restano scettiche (ma comunque non categoriche) sulla possibilità di giungere a un accordo con Governo, più ottimista appare l'associazione dei Comuni, che, attraverso il suo delegato alle politiche energetiche Filippo Bernocchi, ha espresso soddisfazione per l'esito della Conferenza. «Il Governo – spiega Bernocchi - si è formalmente impegnato a modificare il testo originale dei provvedimenti recependo le proposte formulate dall'Anci volte a valorizzare le iniziative che hanno impatto in termini sociali e ambientali per i territori».
In particolare, i Comuni chiedono di introdurre delle agevolazioni (accesso diretto alle tariffe incentivanti senza iscrizione al registro obbligatorio) per gli impianti realizzati in sostituzione di coperture in eternit fino a 1000 kW. La corsia preferenziale, secondo l'Anci, dovrebbe essere riservata anche agli interventi che combinano la produzione di energia rinnovabile con il risparmio energetico, nonché per le installazioni fino a 30 kW effettuate da enti pubblici. Richiesto inoltre un periodo di transitorietà prima dell'applicazione dei nuovi incentivi, in modo da tutelare gli investimenti già programmati.
«L'Anci è stata in grado, con senso di responsabilità, di proporre emendamenti seri e nell'interesse generale – dichiara il presidente dell'associazione, Graziano Delrio - e i ministeri dello Sviluppo Economico, Ambiente e Agricoltura si sono dimostrati sensibili e pronti a recepire le modifiche che hanno migliorato il testo di legge».
Positivo anche il commento di Stefano Saglia, ex sottosegretario allo Sviluppo Economico e attuale capogruppo Pdl in commissione Attività Produttive alla Camera. «Con le modifiche recepite nei decreti non si creeranno stravolgimenti nel settore - commenta - Si tratta di correzioni che esaltano la componente “Made in Ue” e semplificano la burocrazia per l'accesso ai registri». Meno entusiasta, invece, era stato, al termine della Conferenza unificata, il commento del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, secondo il quale alla disponibilità verbale del Governo non è ancora seguita una reale volontà di modificare il decreto nella direzione indicata dalle Regioni. Secondo il governatore lucano, solo in presenza di reali modifiche i presidenti di Regione potranno esprimere un parere positivo sul provvedimento.
Quanto al commissario Ue all'Energia, Gunther Oettinger, che qualche giorno fa ha scritto al Governo italiano per sottolineare le criticità del provvedimento, è apparso abbastanza ottimista ai cronisti che gli hanno chiesto un parere sulla vicenda. «Il governo italiano - ha dichiarato - sicuramente non avrà problemi rispetto a ciò che abbiamo proposto come completamento».