Quinto conto energia, modifiche in arrivo?
L'Agenzia Reuters cita “tre fonti” secondo le quali il Governo sarebbe pronto a modificare il decreto sul fotovoltaico per venire incontro alle richieste avanzate dagli Enti locali in sede di Conferenza unificata. Gli emendamenti riguarderebbero il tetto di spesa e la soglia di potenza per l'iscrizione al registro obbligatorio
08 June, 2012
Alla fine, le modifiche al Quinto conto energia potrebbero arrivare davvero. Lo sostiene l'agenzia internazionale Reuters, citando genericamente «tre fonti» secondo le quali il Governo sarebbe pronto a cambiare il decreto per venire incontro alle richieste avanzate dagli Enti locali e dalle associazioni di settore. Prima di tutto, sostiene l'agenzia di stampa, potrebbe essere innalzato il tetto di potenza oltre il quale scatta l'obbligo di iscrizione al registro (uno degli aspetti più contestati, in quanto giudicato da molti una inutile complicazione della burocrazia, ndr). La soglia, fissata a 12 kW nella prima versione del provvedimento, potrebbe essere portata a 100 kW. Novità potrebbero arrivare anche per quanto riguarda il tetto annuo di spesa per gli incentivi: il “cap” potrebbe salire dai 500 milioni proposti a 759 milioni di euro (il Quarto conto energia, attualmente in vigore, non prevede alcun tetto di spesa per i piccoli impianti, mentre fissa a 300 milioni la spesa massima per le installazioni al di sopra dei 1.000 kW, ndr).
Qualche passo avanti nella direzione del compromesso, dunque, potrebbe essere presto ufficializzato, anche se siamo ancora nel campo delle ipotesi. La prudenza è d'obbligo anche per il diverso tenore delle dichiarazioni rilasciate dal vari protagonisti della Conferenza unificata, non tutti ottimisti allo stesso modo sull'esito del confronto. Se il presidente della Regione Basilicata si è mostrato piuttosto scettico sulla possibilità di raggiungere un'intesa, i ministri Passera e Clini hanno parlato di accordo raggiunto e di modifiche in arrivo. Al coro dei commenti positivi si è aggiunta tra l'altro la dichiarazione del ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, secondo il quale il Governo, dopo aver «raccolto le sollecitazioni giunte da istituzioni ed enti locali, ha proposto alcune modifiche da introdurre nel testo del decreto, a cui è subordinato il parere positivo».
Resta in ogni caso da vedere se gli emendamenti eventualmente introdotti basteranno a convincere le Regioni, che, secondo un documento pubblicato da QualEnergia (vedi allegato) avrebbero indicato come imprescindibile l’aumento delle tariffe onnicomprensive sugli impianti da 3 kW dai 237 euro a Megawattora proposti dal Governo a 292. La tariffa per l’autoconsumo, invece, dovrebbe essere aumentata da 155 a 210 €/Mwh. Indispensabile, per gli Enti locali, anche la reintroduzione del bonus per l'installazione di pannelli “made in Ue” e quello per la sostituzione delle coperture in amianto. Da sciogliere, infine, il nodo sull'entrata in vigore del nuovo sistema di incentivi: le Regioni chiedono che il Quinto conto energia non entri in vigore prima del 1 ottobre 2012 (il Governo ha indicato il 1 luglio), solo se in quella data sia stata superata da almeno 30 giorni la spesa cumulativa (cioè di tutte le versioni del Conto energia) di 6 miliardi di euro, al raggiungimento della quale mancano meno di 300 milioni.