Raggiungere il 50% di differenziata entro il 2014. Questo l’obiettivo cardine del piano di fattibilità per lo sviluppo della raccolta differenziata voluto dal sindaco Gianni Alemanno con la sinergia di Conai e Ama. Il documento è ancora in fase di formulazione, ma intanto il primo cittadino ne ha illustrato le linee guida venerdì al ministro dell’Ambiente Clini.

Questi i numeri resi noti fino ad ora: 30% entro il 2012, 40% entro il 2013, 50% entro il 2014, 60% entro il 2015 e infine 65% entro il 2016. Va ricordato che allo stato attuale la percentuale di differenziata capitolina si aggira intorno al 26% (in base ai dati Ama), quando solo nel 2008 si era fermi al 17%. Inoltre, il piano per Roma prevede un investimento iniziale di 100 milioni di euro, ma il Ministero dell'Ambiente ha conferma il finanziamento di dieci milioni l'anno fino al 2014.«In parallelo - ha spiegato Clini - sosteniamo le attività informative e di comunicazione nelle scuole, speriamo che gli studenti siano i nostri più forti alleati. Abbiamo inoltre aperto un dialogo con il Vicariato di Roma per far sì che attraverso le parrocchie si possano sensibilizzare le famiglie, per dare a queste questioni anche un valore etico oltre che pratico. È il miglior modo per combattere gli interessi della malavita».

Dal punto di vista pratico, il piano prevede l'applicazione di due sistemi di raccolta: il porta a porta domiciliare/condominiale (che supererà il l'attuale sistema duale) e la raccolta stradale riorganizzata a tre frazioni (carta, plastica e metallo, e indifferenziati). Inoltre verrà introdotta la raccolta separata del vetro con l'installazione di appositi contenitori stradali. Il porta a porta raggiungerà, secondo le stime del piano, oltre un milione di cittadini in un primo momento. Per organizzare al meglio la raccolta, la città sarà suddivisa in 155 Zone Territoriali Ottimali (ZTO), classificate sulla base della morfologia del territorio e delle possibilità di ospitare o meno un sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti. Queste invece le aree già identificate e opportunamente denominate: “Aree Verdi”, dove il sistema di raccolta domiciliare può essere attuato con facilità (Centro storico, Trastevere, Aventino, Testaccio, Villaggio Olimpico, Lunghezza); “Aree Gialle”, dove sono state rilevate alcune piccole criticità che potrebbero rallentare la raccolta, tra cui la presenza di spazi condominiali adeguati o una bassa densità abitativa (Celio, Grottaperfetta, Eur, Corviale e Santa Maria della Pietà); “Aree Arancioni”, dove i disagi più evidenti potrebbero rendere non soddisfacente il sistema, tra questi la difficoltà di parcheggiare i mezzi per la raccolta o l’assenza di adeguati spazi condominiali; “Aree Rosse”, nelle quali la raccolta risulterebbe molto difficile; “Aree Azzurre”, zone miste in cui esistono aree con caratteristiche nettamente diverse che rendono difficoltosa l’adozione di un unico modello di raccolta, infine “Aree Grigie” caratterizzate da bassa residenzialità, dove si sceglierà il sistema di una delle aree confinanti. Per le aree verdi e gialle il porta a porta dovrebbe partire da subito. Infine, il sindaco Alemanno ha scongiurato un aumento della Tia, la tassa comunale sui rifiuti. “Questo progetto non andrà a influire sulla Tia” – ha ribadito l’Ad di ama Salvatore Cappello – “per la quale non prevediamo ulteriori aggravi”.

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