Detrazione del 55%, FederlegnoArredo e Uncsaal: «Ecco quanto rende allo Stato»
Le due associazioni scrivono al presidente del Consiglio e ai ministeri competenti, chiedendo di riconfermare l'aliquota del 55% per il bonus efficienza e di renderlo stabile almeno a medio termine. Secondo FederlegnoArredo e Uncsaal, la detrazione garantisce enormi benefici anche allo Stato in termini di gettito fiscale
13 June, 2012
FederlegnoArredo e Uncsaal, associazioni del comparto italiano dell’involucro edilizio, hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti, dichiarandosi «allarmate dai contenuti circolati sulla stampa che annunciano una diminuzione dell’aliquota di detrazione dal 55% al 50% e la proroga di soli sei mesi, ovvero fino al 30 giugno 2013».
Più volte, in passato, le associazioni hanno già sottolineato come il bonus del 55%, oltre a rappresentare una delle leve più efficaci per produrre risultati in chiave di risparmio energetico, sia essenziale «per la tenuta economica del comparto italiano dei serramenti, un settore industriale alle prese con una gravissima crisi che sta provocando la chiusura di centinaia di piccole e medie aziende ed una conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro». Di qui la decisione di elaborare una nota congiunta (vedi allegato) che evidenzia il rapporto fra il 55% e le entrate erariali. «Le detrazioni fiscali del 55%, a zero investimenti pubblici, hanno la capacità di creare una domanda incrementale di 2,5 miliardi di euro all’anno – scrivono FederlegnoArredo e Uncsaal - che implicano un gettito fiscale incrementale (da IVA e reddito d’impresa) di almeno 600 milioni di euro all’anno».
Inoltre, sottolineano le associazioni, le detrazioni fiscali del 55% inducono i privati ad effettuare investimenti che non farebbero in loro assenza. La nota redatta dagli Uffici studi economici di FederlegnoArredo e di Uncsaal è stata inviata alla presidenza del Consiglio e ai ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia e Finanze, insieme all’auspicio dei presidenti delle due associazioni affinché le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici siano riconfermate con una aliquota al 55%, siano stabilizzate a medio termine, sia individuata la possibilità di modulazione delle rate di rimborso da 5 a 10 annualità e sia estesa l’applicabilità anche ai beni non strumentali.