Edilizia: la riqualificazione energetica "vale" 30.000 nuovi posti di lavoro
Il dato emerge da un convegno che si è svolto a Firenze: gli investimenti per l'efficientamento degli edifici pubblici e privati d'Italia potrebbero ammontare a 17,5 miliardi di euro nei prossimi 10 anni. Qualche prospettiva concreta potrebbe aprirsi con la nuova direttiva Ue sull'efficienza energetica, in corso di approvazione
21 June, 2012
Se in Italia si avviasse una riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati esistenti potrebbero crearsi 30.000 nuovi posti di lavoro per i prossimi 10 anni, con investimenti pari a 17,5 miliardi di euro. Questo quanto emerso dal Convegno “Contratti e bancabilità per l'efficienza energetica degli edifici”, organizzato a Firenze da Federcasa e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile con la collaborazione di Casa spa, nell'ambito di Energy Day. Un processo virtuoso che potrebbe essere innescato dalla nuova direttiva Ue sull'efficienza energetica, in corso di approvazione a Bruxelles.
«La direttiva prevede per l'edilizia un fatto nuovo, l'impegno vincolante per la proprietà edilizia delle amministrazioni centrali a provvedere, ogni anno, all'efficientamento energetico del 3% del loro patrimonio, valutato intorno ai 60 miliardi – spiega Paolo degli Espinosa, della Fondazione per lo sviluppo sostenibile - Ogni anno, quindi, va riqualificato energeticamente un valore immobiliare di circa 2 miliardi di euro». Si tratta, sottolinea l'esperto, di un nuovo mercato che sta per aprirsi, e che dovrebbe anche fare da apripista per il patrimonio edilizio privato, circa 10 volte maggiore.
Due le principali difficoltà emerse nel corso del convegno fiorentino: la mancanza di un nocciolo sufficiente e conosciuto di esperienze e di modalità codificate, tale da permettere una replicabilità senza troppe incertezze e la mancanza di strumentazioni di incentivo economico, finanziarie e bancarie in grado di superare, nel contesto italiano, le difficoltà collegate agli elevati tempi di ritorno degli investimenti (15 anni nel caso di enti pubblici). Potrebbe essere l'Epc (Energy performance contract) a facilitare la bancabilità dell'intervento. Esso consiste infatti nella garanzia che l'operatore ESCO offre al proprietario, pubblico o privato, del pieno conseguimento degli obiettivi contrattuali di performance energetica. La garanzia da parte della ESCO, quindi, assume praticamente la forma di una fideiussione.