Rinnovabili: nel 2050 produrranno l'80% dell'energia Usa?
Il National renewable energy laboratory, organismo di ricerca del governo americano, sostiene che con adeguati investimenti e politiche mirate si possa arrivare a coprire quasi tutto il fabbisogno energetico degli Stati Uniti con fonti ecosostenibili. Le maggiori aspettative ricadono sull'eolico
29 June, 2012
Entro il 2050, le fonti rinnovabili potrebbero, con le politiche adatte, arrivare a coprire l'80% del fabbisogno energetico statunitense (e non solo). Lo sostiene il National renewable energy laboratory, laboratorio federale per la ricerca nel settore dell'energia pulita e dell'efficienza, precisando che le tecnologie esistenti, pur se necessitano ancora di alcuni perfezionamenti, possono permettere di centrare l'obiettivo. Fondamentale, dunque, sostenere la ricerca, ma, prima ancora, adottare strategie politiche che diano alle rinnovabili la giusta rilevanza.
Dal punto di vista finanziario, sottolinea il National renewable energy laboratory , sarà importante continuare a investire nelle fonti pulite almeno quanto si è fatto fino ad ora, mentre sul piano tecnico saranno le smart grid, le reti intelligenti per la distribuzione dell'energia, ad avere un ruolo chiave nel definitivo successo delle rinnovabili.
Il laboratorio federale azzarda anche delle previsioni sul contributo che in futuro daranno le singole tecnologie. L'eolico, stando alle proiezioni, sarà la fonte rinnovabile che fornirà la maggior parte dell’energia elettrica, almeno nei Paesi più sviluppati, dove il vento arriverà a soddisfare oltre un terzo della domanda elettrica. Da non trascurare, inoltre, il contributo delle biomasse, che permetteranno anche di risolvere una parte dei problemi legati allo smaltimento di alcune tipologie di rifiuti.