Contro le zanzare? "pipistrelli comunali" in città. Il progetto del Comune di Milano
Milano potrà contare su alleati di prima classe nella lotta alle zanzare: sono i pipistrelli, tanto utili quanto incompresi. Tra bufale metropoliane ed esperimenti passati, Giancarlo Nostrini ci racconta la nuova campagna del Comune, che installerà 1200 bat-box nei parchi cittadini, per contribuire al ripopolamento di questo fenomenale “zanzaricida” naturale
05 July, 2012
Non portano la peste. Non sono pericolosi assassini infernali (anche perché pesano 4 grammi se va bene). Non è vero che se ci cascano in testa dobbiamo rasarci i capelli. Se proprio ci cascano in testa è perché ci hanno preso per una pista di atterraggio temporaneo, e non hanno nessuna intenzione di ricominciare una vita sul nostro cranio. Non succhiano il sangue a nessuno: anzi, con i succhiasangue veri (le zanzare) ci fanno cena. Un'ottima ragione per tenerseli stretti i pipistrelli, e fare tutto il possibile per convincerli che a Milano sono i benvenuti.
Non è la prima volta che la città pensa ai pipistrelli come aiutanti nella lotta alle zanzare. Ci provò, a cavallo fra gli anni ottanta e novanta, l'allora assessore all'Ecologia Cinzia Barone (sotto la Giunta Pillitteri), che fece installare una decina di rifugi. Un esperimento interessante ma non di grande portata. Si ritentò una decina d'anni dopo, con l'assessore Domenico Zampaglione, ma nemmeno in quell'occasione l'idea riuscì a decollare. La terza volta sembrerebbe invece quella buona, e cade proprio – neanche a farlo apposta - nell'Year of the Bat, l'anno internazionale del pipistrello: l'assessorato di Maran sta lavorando da mesi a questo progetto: installare 1200 bat box nei parchi e nelle aree verdi cittadine, che servano da casetta e da rifugio per i chirotteri a caccia di zanzare.
“La vita dei pipistrelli in città non è affatto facile – ci spiega infatti Giancarlo Nostrini, Settore Politiche ambientali del Comune di Milano, a capo del progetto – prima di tutto a causa dell'inquinamento acustico, che è molto forte e manda in tilt i loro radar. E poi perché è diventato sempre più difficile trovare un rifugio, che sia riparato dal sole e dai predatori”. Le città, e in particolare una metropoli come Milano, non hanno molti ripari naturali da offrire a questi piccoli animali, e l'architettura non aiuta: se in campagna fienili e barchesse potevano servire facilmente da tana, i condomini formato casermone di oggi sono decisamente inappropriati. Ecco allora che arrivano le bat box, rifugi di legno realizzati assieme al Consorzio di Cooperative Sociali EX.it, che impiega lavoratori svantaggiati di diverse categorie, e in particolare detenuti che lavorano nella falegnameria del carcere di Monza. “Abbiamo lavorato molto, studiando diversi prototipi prima di arrivare a quello che stiamo installando. La nostra speranza è che le bat box servano anche oltre il periodo estivo. Per ora cominciamo con 400 rifugi e se i pipistrelli si troveranno bene potranno usarli anche per il letargo invernale, rafforzando l'azione di ripopolamento dell'area urbana. Perché di questo si tratta: non stiamo stravolgendo un habitat. I pipistrelli a Milano ci sono già, e le bat box vengono posizionate nelle aree in cui la loro presenza è stata verificata e studiata”.
Nella lotta alle zanzare i chirotteri giocheranno come alleati, ma la disinfestazione tradizionale, che segue il metodo della “Lotta bio-integrata” non si interrompe affatto. I trattamenti preventivi su tombini e specchi d'acqua sono cominciati a marzo, con larvicidi a basso impatto ambientale, mentre per le risaie attorno alla città viene impiegato esclusivamente il Bacillus thuringiensis, dunque senza ricorrere a pesticidi chimici. “I pipistrelli sono un elemento in più, ma queste azioni sono imprescindibili. Per combattere le zanzare bisogna intervenire sulle larve, più che sugli insetti adulti, anche perché i prodotti abbattenti – pesticidi adulticidi – sono esclusivamente repressivi, non servono a prevenire e oltretutto hanno una certa persistenza nell'aria, quindi un uso massivo non è assolutamente consigliabile”.
E le controindicazioni dei pipistrelli? “Nessuna. Anche perché i rifuginon vengono installati fra le case, ma nelle aree verdi, a sei metri d'altezza. I pipistrelli non daranno nessun disturbo. Per ora abbiamo ricevuto solo una mail di protesta – preventiva – di un cittadino che temeva per le implicazioni igienico-sanitarie. E allora sfatiamo il mito: i pipistrellini che si trovano qui da noi non portano le malattie, soprattutto senza mordere. E in quanto allo sporcare i parchi...direi che le deiezioni di un animaletto che pesa 3 grammi e mezzo non sono una grossa minaccia, no? Purtroppo dei chirotteri la maggior parte della gente sa poco. E quindi nascono bufale di ogni genere, come quella che il pipistrello sia l'antidoto alla zanzara tigre. I pipistrelli sono utilissimi contro le zanzare crepuscolari del genere culex nelle diverse declinazioni della specie– (Ndr, quelle più comuni, fastidiosissime responsabili delle punture notturne, con tutto il contorno di sberle che ci autosomministriamo nel tentativo di schiacciarle) – ma proprio perché escono solo di notte... la zanzara tigre solo di giorno. Non si incontreranno mai, eppure la stampa anni fa fece una campagna di disinformazione notevole...”.
Anche le possibilità che un pipistrello si impigli nei capelli – che secondo la leggenda metropolitana a quel punto andrebbero inesorabilmente rasati - sono a conti fatti molto molto scarse. “I pipistrelli sono insettivori, non attaccano l'uomo e non gli si buttano addoso! Se accidentalmente è capitato che siano finiti in testa a qualcuno è solo perché l'hanno scambiato per una pista di atterraggio e decollo, che infatti abbiamo inserito nelle bat box. Il fatto che si impiglino – e magari rilascino qualche deiezione non gradita - dipende dall'agitazione: nostra, che scuotiamo la testa e muoviamo le mani da tutte le parti, ma soprattutto sua! E' come se io cascassi sulla groppa di un elefante e questo cercasse di staccarmi con la proboscide. Un bello strimizzo me lo prenderei anch'io, no?”.
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Per curiosi e appassionati di pipistrelli - ma anche per chi ne ha trovato uno e non sa cosa fare - vi segnaliamo il bellissimo sito Pipistrellus.it. curato da Alessandra Tomassini e Marco D'Amico.