Clini sbotta sull'emergenza rifiuti di Roma: "I ritardi sono tutta colpa degli enti locali"
Il ministro dell'Ambiente vuota il sacco e punta il dito contro il comune: la "nuova" raccolta differenziata non può più attendere. E sul post-Malagrotta invita a lasciar lavorare il commissario Sottile
12 July, 2012
Non si placa la diatriba sui rifiuti a Roma. “In questa complicata vicenda gioca un ruolo importante il ritardo con cui il comune ha affrontato la raccolta della frazione organica che rappresenta il 30% ed è strategica ma necessita di impianti adeguati”. A dirlo è il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, rispondendo a un'interrogazione sulla situazione rifiuti a Roma in Aula al Senato, in cui mette in evidenza come "la prima emergenza siano i rifiuti non trattati".
Nella scelta del sito per sostituire Malagrotta, osserva Clini, è necessario tenere presente che questo “significa far funzionare gli impianti di trattamento meccanico biologico”; inoltre con l'aumento della differenziata “il conferimento della quota di rifiuti progressivamente dovrebbe ridursi”. Comunque, “se le istituzioni locali "hanno detto che non sono in grado di scegliere, e per questo c'è un commissario, lo facciano lavorare e si assumano le responsabilita' della scelta”.
“Secondo il ministro per la frazione organica gli impianti di “Maccarese e Aprilia non sono sufficienti"; eppure "ci sono dei progetti per l'ampliamento fermi”. Questo, afferma, “mi pare un problema”. Parlando della raccolta differenziata, Clini ricorda che "a Roma è poco efficiente e molto costosa" e ad aprile è stato proposto un Piano agli enti locali che "ancora non è stato sottoscritto".